Riguardo alle malattie infettive la scoperta degli antibiotici si è rivelata uno strumento formidabile nel trattamento delle infezioni. Ma ancor prima di questi farmaci, sempre per quanto riguarda le malattie trasmesse da agenti patogeni, la vaccinazione si è rivelata un presidio fondamentale nel contenere le epidemie. Il principio su cui si basa la pratica vaccinale è il seguente: inoculando nell'organismo il virus attenuato o morto che veicola la malattia contro cui ci vogliamo vaccinare, l'organismo lo distrugge mediante anticorpi specifici dal sistema immunitario, di modo che, nel caso venga nuovamente in contatto con lo stesso agente virale, il sistema immunitario possa facilmente riconoscerlo e quindi eliminarlo tramite un anticorpo specifico.

Morbillo: l'importanza della vaccinazione

Negli ultimi anni però la diminuzione delle pratiche vaccinali, soprattutto a causa di una scarsa informazione, sta portando al riemergere di malattie infettive, quali ad esempio il morbillo. In questo senso, sia gli esperti che le autorità sanitarie, invitano a diffidare riguardo alle fake news presenti in rete che fanno disinformazione in tema di vaccini, con la conseguenza che malattie infettive quali il morbillo e tante altre tenute sotto controllo mediante la pratica della vaccinazione, oggi non lo sono più.

Morbillo: i dati più recenti

In questo senso stando ai dati ufficiali nell'anno 2017 il morbillo ha colpito 21.315 persone ed è stato causa di ben 35 decessi.

A dare la misura dell'aumento di questi casi basti tener conto che, nell'anno immediatamente precedente, ovvero nel 2017, i casi sono stati 5273. In particolare sempre tenendo in considerazione i dati ufficiali, il numero più elevato di persone colpite in Europa da questa malattia esantematica si registra in Romania con 5562 casi, a seguire subito dopo troviamo l'Italia con 5006 e l'Ucraina con 4767.

A seguire ancora troviamo la Grecia, Germania, Serbia, Tagikistan, Francia, Federazione russa, Belgio, Regno Unito, Bulgaria, Spagna, Repubblica Ceca e Svizzera.

Morbillo: come si cura

Si tratta di una malattia infettiva esantematica che provoca sintomi molto simili a quelli del raffreddore, quali tosse secca, congestione nasale e congiuntivite.

Dopo circa 3 o 4 giorni si manifesta invece l'eruzione cutanea caratteristica, ovvero l'esantema con dei piccoli punti rosso vivo che dapprima interessano collo e testa e poi si estendono a tutto il corpo. Non esiste una cura specifica. E' possibile però attenuare i sintomi, ad esempio utilizzare il paracetamolo per diminuire la febbre, delle gocce per la congiuntivite e degli sciroppi per calmare la tosse. Il riposo e una dieta leggera favoriscono la ripresa. Per la prevenzione si utilizza invece un vaccino specifico che si somministra in due tempi: la prima vaccinazione avviene tra i 13 e i 15 mesi la seconda tra i 5 e i 6 anni.