Risulta molto importante conoscere, sin dalle prime fasi della malattia, la velocità con la quale più probabilmente la sclerosi multipla potrà progredire nel successivo decorso. A tale scopo sono stati studiati diversi biomarcatori che possono essere misurati mediante analisi del sangue e/o del fluido cerebrospinale: l'utilità di tali esami consiste nella possibilità di programmare più opportunamente e adeguatamente gli interventi terapeutici e/o preventivi.
Stabilita una correlazione tra livelli di beta-amiloide nel fluido cerebrospinale e velocità di progressione della sclerosi multipla
Uno studio coordinato dal professor Elio Scarpini (direttore dell'Unità di Malattie Neurodegenerative del Centro Dino Ferrari, Ospedale Maggiore - Università degli Studi di Milano) e promosso dalla dott.ssa Anna Pietroboni (prima autrice), ha stabilito che bassi livelli di beta-amiloide nel fluido cerebrospinale (CSF) sono correlati a una maggiore velocità di progressione della Sclerosi multipla. Sono stati studiati 60 pazienti, seguiti per 3-5 anni, sottoposti a Risonanza Magnetica Nucleare e ad analisi del fluido cerebrospinale, oltre che a valutazioni cliniche nel corso del tempo.
Si è stabilito così un valore soglia di concentrazione della beta-amiloide nel fluido, pari a 813 pg / mL, al disotto del quale è maggiore la probabilità di progressione più grave e veloce della malattia. Lo studio è stato appena pubblicato sul Multiple Sclerosis Journal.
Il peptide beta-amiloide caratterizza più tipicamente la Malattia di Alzheimer. La novità dello studio condotto presso il Centro Dino Ferrari dell'Università degli Studi di Milano consiste nell'aver valutato l'importanza del peptide beta-amiloide nella sclerosi multipla. Inoltre tale studio ha stabilito un rapporto tra minore concentrazione del peptide nel liquor cerebrospinale e maggiore velocità di progressione della sclerosi multipla.
Cosa sono la beta-amiloide e il fluido cerebrospinale
La beta-amiloide è un peptide (sequenza di 42 amminoacidi) che deriva dalla scissione enzimatica di una proteina inserita nelle membrane dei neuroni e di altri tipi di cellule. Per effetto di tratti conformati in modo particolare (beta-foglietto), la beta-amiloide si aggrega in sovrastrutture insolubili e inattaccabili dagli enzimi e si accumula negli spazi tra le cellule.
Il fluido cerebro-spinale è un liquido prodotto da reti vascolari specializzate, i plessi corioidei, che sporgono nelle cavità interne dell'encefalo, i ventricoli encefalici. Riempie il sistema delle cavità ventricolari e, passando attraverso strette aperture, va a circondare l'intera massa encefalica e il midollo spinale, occupando lo spazio subaracnoideo.
Quest'ultimo si trova tra la pia madre, che è la meninge più interna, e l'aracnoide più esternamente. Il liquido viene poi drenato dallo spazio subaracnoideo, soprattutto attraverso minuscole estroflessioni dell'aracnoide (granulazioni aracnoidee), verso i seni venosi della dura madre (la meninge più esterna e più spessa).