Secondo un'ipotesi avanzata dall'Ircss Sacro Cuore di Negrar, ospedale attivo della ricerca biomedica di Verona, e l'Università della stessa città scaligera, l'assunzione moderata di Vino rosso potrebbe avere degli effetti benefici sul sistema cardiovascolare riducendo la formazione di ceramidi nel sangue. A tal proposito sarà attivato a breve un dottorato di ricerca nella città veneta.

Le ceramidi sono dannose per la salute

Le ceramidi sono dei lipidi o grassi, presenti nel sangue. Individuare la loro presenza più o meno accentuata nell'apparato cardiocircolatorio è importante per prevenire eventuali patologie cardiache come attacchi di cuore, rivascolarizzazione, ictus o addirittura decessi anche in individui senza evidenti occlusioni coronariche o con bassi livelli di LDL colesterolo cattivo.

Le ceramidi intasano i vasi sanguigni solo quando c'è grasso in eccesso nell'organismo, ma a differenza del colesterolo sono più attive perché attirano a sé e fanno coagulare le cellule infiammatorie dando vita alla patologia cardiovascolare.

L'angiografia coronarica, infatti, dimostra che il paziente affetto dalla malattia coronarica presenta un restringimento delle arterie di quasi la metà del loro diametro, quindi è più predisposto a un rischio grave.

Il gruppo di ricerca aveva già studiato il caso arrivando a concludere che le ceramidi prolungano il rischio di malattie cardiache e le sue recidive fanno lo stesso anche in pazienti in cura con medicinali per la riduzione del colesterolo cattivo.

Stefano Bonapace, cardiologo al Negrar, spiega che a oggi non ci sono dati certi che il vino rosso possa proteggere l'apparato cardiovascolare dall'effetto nocivo delle ceramidi coinvolte anche nel processo di arteriosclerosi, o progressivo irrigidimento delle pareti arteriose, perché la loro buona Salute sarebbe più giustificata dall'aumento del colesterolo buono HDL che trasporta il colesterolo in eccesso al fegato, dove verrà rimosso.

Si può prevenire l'aumento delle ceramidi nel sangue

Secondo un articolo uscito sulla rivista Science, le ceramidi sono importanti per molte funzioni cellulari, ma se presenti in quantità elevate possono essere davvero dannose. Infatti la società americana Quest Diagnostics, colosso dei test di laboratorio, renderà accessibile a molti pazienti l'esame delle ceramidi entro la fine del 2023.

Il dottorato di ricerca in medicina biomolecolare proverà quindi a chiarire proprio quale sarà la dose giornaliera consigliata di vino rosso. Esso sarà presieduto da Massimo Donadelli, professore ordinario di biochimica all'ateneo di Verona, in collaborazione con il dottor Stefano Bonapace, cardiologo dell'IRCCS Sacro Cuore di Negrar, il farmacologo clinico Gianluigi Lunardi e il direttore del laboratorio di chimica clinica dottor Antonio Conti, già attivo da qualche anno.