Nel torneo di Koper, la nazionale italiana di Basket, allenata da Simone Pianigiani cede per 77-75 contro l'Ucraina, incamerando la seconda sconfitta nell'ambito delle amichevoli programmate in preparazione dei campionati europei di settembre.

La nazionale, trascinata dal talento di Belinelli e Bargnani, domina la prima frazione chiudendo in vantaggio di 21 punti (48-27). Nella seconda frazione è accaduto l'imponderabile.

Un mix di presunzione e di superficialità in fase difensiva consentono a Randle e Fesenko di fare a fette la flebile difesa di Pianigiani, consentendo agli ucraini di rimontare il gap della prima frazione e di chiudere con due punti di vantaggio sugli azzurri.

La conferenza stampa di Pianigiani

L'inspiegabile atteggiamento di una nazionale, che nel secondo tempo ha smesso di difendere, è stato stigmatizzato dal coach toscano, che non è andato per il sottile, in conferenza stampa, attaccando la presunzione e la scarsa propensione al sacrificio di alcuni suoi uomini: 'Con questo atteggiamento mentale - ha dichiarato il coach azzurro - non si va lontano.

Qualcuno non ha capito che qua vestiamo la maglia della nazionale e chi va sotto, si incazza, e vuole reagire. E' da presuntuosi pensare di potere gestire un vantaggio senza difendere. Quà non siamo come nel campionato, che, chi va sotto di 20 punti, pensa già alla doccia".

Pianigiani ha anche attaccato il modo con il quale la nazionale ha gestito i possessi che avrebbero potuto portare al supplementare. Un campanello d'allarme era già suonato anche nell'amichevole di alcuni giorni prima, disputata contro la Finlandia. Anche in quella occasione, Pianigiani, aveva criticato l'approccio difensivo dei suoi, troppo superficiale e poco reattivo. L'unica nota positiva giunge dai 21 punti di Belinelli e l'ottima prova al tiro di Bargnani, che in difesa è piaciuto molto meno. Domenica gli azzurri affronteranno il terzo e ultimo impegno contro i padroni di casa della Slovenia alle ore 20.05. Un test utile per riscattare le recenti prestazioni deludenti.