Il risultato è comunque storico perché mai, da quando il beach volley è diventato disciplina olimpica ai Giochi di Atlanta del 1996, l'Italia era riuscita a conquistare una medaglia. Resta il grande rammarico che non sia quella del metallo più prezioso ma bisogna mettere da parte il campanilismo che sotto la bandiera dei Cinque Cerchi è sempre stato fuori luogo. Il titolo olimpico è andato al Brasile semplicemente perché la coppia composta da Bruno Schmidt ed Alison Cerutti, campioni del mondo in carica, è la più forte.

Alla fine l'argento ottenuto da Daniele Lupo e Paolo Nicolai porta a 24 il bottino italiano: nel dettaglio sono 8 ori, 10 argenti e 6 bronzi.

I brasiliani vincono sotto la pioggia

Piove sulla spiaggia di Copacabana, autentico tempo del beach volley, e questa è sicuramente una nota stonata. Ad illuminare gli oltre 12 mila spettatori accorsi sul lungomare più famoso del mondo ci pensano i colpi del due brasiliano contro i quali gli italiani oppongono comunque una più che dignitosa resistenza. Il successo del Brasile è netto, 2 set a zero ma entrambi alquanto combattuti (21-19, 21-17). Per i verdeoro è il quarto titolo olimpico, il terzo in campo maschile che arriva a dodici anni di distanza dal successo di Ricardo Santos ed Emanuel Rego ad Atene.

La finale per la medaglia di bronzo è stata invece vinta dal duo olandese Robert Meeuwsen ed Alexander Brouwer. A Rio per il Brasile era arrivato anche l'argento in campo femminile ottenuto da Barbara Seixas ed Agatha Bednarczuk, sconfitte in finale dalle tedesche Laura Ludwig e Kira Walkenhorst. Sul gradino più basso del podio le statunitensi Kerri Walsh ed April Ross.

Delusi ma sereni

La medaglia d'argento, per quanto importante, è quella che lascia sempre l'amaro in bocca perché è da un solo passo dalla gloria. Paolo Nicolai e Daniele Lupo sono ovviamente delusi per la finale persa al cospetto dei campioni iridati brasiliani ma ne ammettono la superiorità. "Il nostro obiettivo massimo era una medaglia - ha dichiarato Paolo Nicolai - ed alla fine non importava il colore.

Ci siamo ritrovati in finale ed abbiamo giocato contro i più forti. Loro sono abituati a giocare queste partite". Da parte del suo compagno, Daniele Lupo, c'è invece "la speranza che questa medaglia faccia crescere l'intero beach volley italiano". C'è da scommetterci considerato che in tanti, in Italia, hanno seguito la finale olimpica nonostante l'ora proibitiva in cui è stata trasmessa.