Nella serata brasiliana c'è una stella che brillla più forte degli altri.
"Non devo dimostrare nient'altro, cos'altro potrei fare per dimostrare al mondo di essere il più grande? Sto provando a essere uno dei più grandi, come Muhammad Alì e Pelé, spero dopo questi Giochi di essere assieme a loro".
Musica e testo di Usain bolt, che nella nottata Italiana si va a prendere l'oro anche nei 200 metri, con la sua solita, imbarazzante, facilità di corsa. Con la sua corsa spinta da quadricipiti, sequoie che si muovono al vento, mentre lui sorride, come fosse un cabarettista al suo ennesimo show.
Sotto la pioggia ed in un clima umido ci pensa non si lascia incupire, fa il suo spettacolo prima e dopo, intervallato da quei 19 secondi e 78 centesimi che gli servono per andare a vincere l'oro più scontato delle olimpiadi, insieme a quello che ha già messo al collo nei 100 metri e a quello che il dream team USA di basket conquisterà a breve.
L'ultimo appuntamento per quest'edizione a cinque cerchi di Bolt sarà domani, con la staffetta 4x100. Vincendola il suo bottino salirà a 9 ori in 3 olimpiadi. 3 triplette. A nessuno erano mai riuscite. Corre, ma per spostare sempre più in alto un asticella che, forse, solo quando saremo conquistati dagli alieni verrà raggiunta.
Altra, magnifica, storia, è quella della coppia italiana di beach volley, formata da Lupo e Nicolai.
la quale però non si conclude con il finale da favola. Troppo forte il duo brasiliano Alison-Bruno Schmidt (nipote di Oscar, leggenda della pallacanestro), fomentati dal pubblico di casa. Eppure, quando la coppia azzurra nel primo parziale si era trovata sul 19-18 grazie ad un paio di errori degli avversari in tanti ci avevamo creduto.
Poi la livella del talento ha riportato il match nei binari che erano prefissati, con una vittoria carioca per 2-0, giusta e meritata.
Non rimane comunque che applaudire i nostri due ragazzi, arrivati contro ogni pronostico a giocarsi la finale olimpica.
Finale che invece non disputerà il settebello. Troppo forti i campioni del mondo della Serbia, che si impongono per 10 a 8. Ci si potrà consolare con il bronzo, in un olimpiade più che positiva per la pallanuoto azzurra.