'Oggi non posso accontentarmi dell'argento. So che troveremo di fronte la coppia più forte del pianeta e padrona di casa, ma io ragiono come se questa fosse l'unica finale della mia vita'. Esordice così Paolo Nicolai al termine della partita che lo ha visto trionfare insieme al compagno di squadra Daniele Lupo.

La gara

Non partono benissimo gli azzurri, che perdono il primo set per 21 - 15, forse traditi dall'emozione iniziale. Ma Paolo e Daniele, caparbi e tenaci, riprendono subito in mano le redini della gara pareggiando il conto dei set (21 - 16 il secondo set vinto dell'Italia) e giocandosi il tutto per tutto in un tiebreak da cardiopalma: finisce infatti 15 - 13 in favore degli azzurri e i russi, nonostante Seminov abbia murato all'Italia l'inimmaginabile, non possono far altro che arrendersi.

Gli azzurri sono i re della notte carioca e volano in una finale storica per il beach volley italiano.

Rinvicita contro il destino

E pensare che poco più di un anno fa, a Daniele Lupo venne diagnosticato un tumore, improvviso e fulmineo, con le paure conseguenti di perdere la vita, ma anche il beach. E questa vittoria la vedono proprio come una rivincita per entrambi. Ed è una rivincita anche nei confronti delle Olimpiadi di Londra 2012, dove riuscirono a battere gli USA campioni in carica di Pechino 2008, salvo poi arenarsi ai quarti. Anche se questa è una grandissima impresa, la vera montagna sarà riuscire a battere i campioni in carica di tutto, nonché padroni di casa: i brasiliani Alison - Bruno Schimdt.

La finale si giocherà venerdì 19 agosto alle 5 del mattino ora italiana.

Gli altri azzurri in gara ieri

Vanessa Ferrari non ce la fa. Nella finale di ginnastica al corpo libero, come a Londra 2012 finisce quarta e per soli venti centesimi di punto. La britannica Amy Tinkler fa un esercizio perfetto, ma Vanessa sa benissimo di poterla battere.

Le prime diagonali del suo esercizio sulle note del 'Nessun dorma' sono tecnicamente impeccabili ma la beffa arriva nell'ultima: un piccolo passettino indietro e sfuma il bronzo olimpico. Si chiude così la carriera della più grande ginnasta italiana, scandita da tantissimi trionfi. Sesta l'altra azzurra Erika Fasana. Nel nuoto di fondo, gli azzurri Simone Ruffini e Federico Vianelli non bissano la medaglia di Rachele Bruni arrivando solo rispettivamente 6° e 7°, mentre il Settebello vola verso la semifinale: come a Londra 2012, la squadra di Sandro Campagna batte la Grecia e va a giocarsi una medaglia contro la Serbia.