Dopo tanto inseguire si è finalmente rivisto un Filippo Pozzato convincente nelle ultime apparizioni. Al Gp Beghelli di domenica scorsa il corridore della Wilier Southeast ha sfiorato il successo, fermando la sua rimonta a pochi centimetri dal vincitore Nicola Ruffoni. Un secondo posto in una semiclassica del calendario nazionale non è un risultato eclatante per un corridore della storia e della classe di Pozzato, ma è stato abbastanza perché il vicentino riproponesse la sua candidatura alla maglia azzurra in vista dei Mondiali in Qatar.
Pozzato: 'Importante per la nazionale'
La stagione di Filippo Pozzato non è stata particolarmente brillante.
In primavera solo un discreto ottavo posto alla Milano Sanremo l’ha tolto dall’anonimato assoluto. Anche al Giro d’Italia lo si è visto poco, se non per un tentativo andato a vuoto nel finale della tappa di Cassano d’Adda. Dopo un terzo posto al campionato nazionale, Pozzato ha cominciato a dare qualche segnale di ripresa nelle semiclassiche delle ultime settimane. Ha chiuso quinto alla Coppa Bernocchi e nella seconda tappa del Giro di Toscana. Un altro passettino l’ha fatto salire finalmente sul podio al Gp Beghelli, battuto in volata da uno sprinter puro come Nicola Ruffoni. Da un corridore della classe di Pozzato sarebbe stato lecito aspettarsi qualche vittoria nelle ultime corse, ma il vicentino ha colto comunque i segnali positivi.
“Chi vede come vado in corsa sa a che livello sono” ha dichiarato Pozzato alla Gazzetta dello Sport. “Forse non ho creduto abbastanza allo sprint perché ho chiuso rimontando forte, ma la prestazione non cambia per pochi centimetri”.
Rinvigorito dal secondo posto al Gp Beghelli Filippo Pozzato ha lanciato la sua candidatura per una maglia azzurra ai Mondiali in Qatar. “Sono in condizione e penso di poter essere un corridore importante per la nazionale” ha concluso Pozzato. Le maglie azzurre ancora disponibili per i Mondiali sono però ben poche e probabilmente a Pozzato servirà qualcosa di speciale per convincere il Ct Davide Cassani a schierarlo.