Quando tutto sembrava ormai essersi messo nella maniera migliore, gli ultimi 400 metri del tappone pirenaico di Peyragudes hanno svestito Chris Froome della maglia gialla. La sua Sky ha controllato per tutto il giorno la corsa su e giù per i colli pirenaici, inibendo la voglia d’attacco delle altre squadre, indebolite anche da cadute e ritiri. Alla forza eccezionale della Sky ha fatto da contraltare l’evidente difficoltà del suo leader Chris Froome nella rampa finale.
Quando Aru, Bardet e Uran hanno cambiato passo il britannico è rimasto sul posto perdendo così secondi decisivi nella classifica generale.
Froome, addio maglia gialla
Se nel primo arrivo in salita a Planche des Belles Filles la Sky non aveva colpito per la sua prova corale, oggi nel primo tappone pirenaico la squadra britannica ha risposto in maniera perentoria. Prima i passisti come Knees e Kiryenka, poi uno straordinario Kwiatkowski e infine gli scalatori Nieve e Landa hanno condotto a loro piacimento la corsa, impedendo alle altre squadre di disegnare una qualsiasi strategia diversa dal rimanere a ruota.
Chris Froome è stato sempre attorniato da diversi compagni di squadra, con tutti gli altri uomini di classifica invece isolati già all’inizio del Peyresourde.
Ha fatto ancora più scalpore quindi che ad una prova di così straordinario livello della Sky sia mancato completamente il colpo finale di Chris Froome, che anzi sulla rampa finale è andato in netta crisi ed ha ceduto una ventina di secondi perdendo così la maglia gialla. Il campione britannico non ha cercato scuse per questa controprestazione: “Era un arrivo molto, molto duro, io non avevo le gambe nel finale, ma restano ancora molti giorni di corsa” ha ammesso Froome nelle sue prime dichiarazioni post corsa a France Tv.
I complimenti a Bardet e Aru
Chris Froome ha riconosciuto la maggior reattività e brillantezza degli avversari nel finale di corsa. “Faccio i miei complimenti a Bardet, è una bella vittoria di tappa, e anche a Fabio Aru che ha preso la maglia gialla” ha commentato Froome. “Oggi ho fatto il massimo, ma non avevo le gambe per seguirli nel finale” ha concluso Froome.
Il campione britannico è ora al secondo posto in classifica generale, staccato di 6’’ da Aru. Froome può però contare sulla cronometro di Marsiglia e soprattutto sulla forza della squadra, mentre Aru dovrà fare i conti con una Astana che ha perso Cataldo e che ha un Fuglsang molto acciaccato.