Ad una decina di giorni dai Mondiali di ciclismo in Yorkshire si stanno ormai completando le scelte dei vari commissari tecnici sulle formazioni titolari da schierare. Particolarmente difficile è stato il compito di Rik Verbrugghe, Ct del Belgio che ha dovuto lasciare a casa diversi nomi importanti. Tra gli otto corridori scelti solo uno, Tim Declerq, può essere indicato come un gregario puro, mentre tutti gli altri hanno delle potenzialità da leader o almeno da outsider.

I due punti di riferimento saranno comunque Greg Van Avermaet, fresco vincitore del Gp Montreal, e Philippe Gilbert, grande protagonista alla Vuelta Espana con due successi di tappa.

Mondiali, un Belgio stellare

La nazionale del Belgio sarà probabilmente la più ricca di qualità tra le formazioni al via dei Mondiali di ciclismo del prossimo 29 settembre. Il Ct Rik Verbrugghe ha potuto scegliere in un’abbondanza eccezionale ed ha dovuto scontentare più di un corridore. Alla fine il tecnico fiammingo ha convocato questi otto ciclisti: Greg Van Avermaet (CCC), Philippe Gilbert, Remco Evenepoel, Yves Lampaert, Tim Declercq (Deceuninck-Quick Step), Tim Wellens (Lotto-Soudal), Dylan Teuns (Bahrain-Merida) e Oliver Naesen (AG2R).

I veri leader saranno il campione olimpico Greg Van Avermaet e l’ex iridato Philippe Gilbert, entrambi apparsi in grandi condizioni nelle ultime uscite.

Grande attesa ci sarà per il debutto di Remco Evenepoel, il fenomeno nascente del Ciclismo mondiale. Anche corridori come Wellens, Naesen, Teuns e Lampaert rappresentano delle alternative di grande qualità ai due leader principali, mentre Tim Declerq è l’unico vero gregario della squadra.

Se la qualità della squadra è a livelli stellari sarà invece interessante scoprire come il Ct Verbrugghe riuscirà a gestire tutto il talento a sua disposizione, visto che spesso la nazionale belga non ha brillato per coesione e lavoro di gruppo.

Stuyven: ‘Non capisco’

L’elenco degli esclusi dalla nazionale belga è lungo e qualificato. Nella lista di chi resta a casa ci sono il fresco vincitore del Gp Plouay Sep Vanmarcke, oltre a Tiesj Benoot e Jasper Stuyven, che non ha nascosto tutta la sua rabbia per questa mancata convocazione.

Il corridore della Trek non ha brillato nelle classiche di primavera, ma si è rilanciato in estate vincendo il Giro di Germania e arrivando quinto alla Bruxelles Classic e al Gp Quebec. “Non capisco, a parte Greg e Philippe, i nostri leader, quali hanno dei risultati migliori di me?” ha dichiarato Stuyven al giornale belga Het Nieuwsblad. “Ho dimostrato di avere una buona condizione, volevo andare a questi Mondiali, ma a quanto pare vincere vinto il Giro di Germania non è stato sufficiente. So che c’erano molti corridori in lizza e che tutti non potevano andare, ma meritavo un posto in quella selezione. Sono profondamente deluso” ha continuato Stuyven.

Più equilibrato e conciliante è stato invece il commento di Tiesj Benoot, altro escluso eccellente e grande protagonista dell’ultima parte della stagione con una vittoria di tappa al Giro di Danimarca e il secondo posto al Gp Plouay, classica del World Tour.

“Sono deluso, ma rispetto la decisione del Ct. Ovviamente mi sarebbe piaciuto esserci. Ho detto a Verbrugghe che ero in forma e che avrei rispettato gli ordini di squadra. Alla fine non sono stato selezionato e devo accettarlo” ha commentato il vincitore della Strade Bianche 2018.