Tennis di ieri e di oggi, gli accostamenti sono sempre di moda e lo saranno anche in futuro, quando gli attuali campioni appenderanno la racchetta al chiodo. Al Tennis Legends Podcast, andato in atto durante gli ultimi US Open, quattro autentiche leggende hanno scelto il loro 'erede naturale', il tennista dei giorni nostri nel quale si identificano maggiormente. Protagonisti di questo curioso ed affascinante gioco quattro vincitori di Slam ed ex numeri uno del mondo, John McEnroe, Ivan Lendl, Boris Becker e Mats Wilander. Ad accendere la miccia è stato McEnroe.
Il suggestivo gioco di John McEnroe
L'ex tennista statunitense ha dunque posto la domanda ai suoi tre interlocutori, riservandosi la sua risposta alla fine: in quale professionista in attività vi rivedete oggi? Il primo a rispondere è stato Mats Wilander, lo svedese ci ha pensato su ed ha scelto Andy Murray che quest'anno ha ripreso a giocare dopo i tanti problemi fisici. "Lui è il giocatore che meglio di altri interpreta il mio stile". Murray che in passato è stato allenato da Ivan Lendl, ma per l'otto volte vincitore di Slam il responso è stato più 'scontato'. "Mi identifico maggiormente in Novak Djokovic, anzi direi di più una combinazione tra Djokovic e Rafa Nadal. Ero più aggressivo di Novak e colpivo la palla più duramente, però lui si muove meglio di me.
Credo che se giocassi oggi sarei molto simile a lui".
Becker si rivede in Kyrgios, ma McEnroe e Lendl non sono d'accordo
Poi è arrivato il turno di Boris Becker e per il più giovane vincitore del torneo di Wimbledon la scelta è stata abbastanza sorprendente, almeno per gli altri suoi interlocutori. "Sinceramente - ha detto il tedesco - faccio molta fatica a pensare a qualcuno che possa somigliarmi, ma se proprio devo scelgo Nick Kyrgios".
Ed ha spiegato i motivo per cui si accosta al vulcanico australiano. "La rapidità con la quale imposta il punto, il servizio ed il dritto. Come facevo io, lui cerca sempre di mantenere i punti brevi. Poi il modo in cui coinvolge la folla, la sua mentalità è simile alla mia, anche se io tenevo la bocca chiusa e non facevo come lui".
Becker-Kyrgios è però un parallelismo che non convince Lendl e McEnroe che hanno indicato in Stefanos Tsitsipas un giocatore dallo stile simile a quello di Boris. "No, Stefanos non è esplosivo come lo ero io - ha sottolineato Boris - e non è aggressivo come Nick quando è in grande giornata. Credo però abbia molti margini di miglioramento, soprattutto al servizio e può giocare certamente meglio di quanto faccia attualmente". Al 'servizio' alla fine è andato John McEnroe, era infatti il suo turno di indicare un erede naturale e John ha scelto il mancino canadese Denis Shapovalov. "Amo vederlo giocare, è velocissimo e non ha paura di osare. Ammiro tantissimo il suo rovescio ad una mano ed anche nel modo in cui colpisce mi ricorda tanto il mio stile".
Kyrgios e Shapovalov nel 'Team World' alla Laver Cup
E dal prossimo 20 settembre John McEnroe potrà ammirare molto da vicino Denis Shapovalov, visto che ha selezionato il 20enne numero 33 del mondo nel suo 'Team World' che affronterà la rappresentativa europea nella terza edizione della Laver Cup a Ginevra. Insieme al giovane canadese c'è il connazionale Milos Raonic oltre a John Isner, il citato Nick Kyrgios, Taylor Fritz, Jack Sock e Jordan Thompson. Il fiore all'occhiello di questa selezione doveva essere Kevin Anderson che, però, ha dato forfait ed è stato sostituito con Fritz.