L'ex ciclista Danilo Hondo, velocista tedesco oggi 46 enne ritiratosi dal circuito professionistico nel 2014, nelle ultime ore ha ammesso di aver fatto uso di sostanzi dopante in compagnia di Alessandro Petacchi. A dare la notizia è il quotidiano tedesco Sud Deutsche Zeitung, secondo il quale Hondo ha fatto la sua ammissione all'interno di un'aula di tribunale di Monaco di Baviera.

Hondo ha anche fatto il nome del medico Mark Schmidt, accusato di aver materialmente effettuato la pratica dopante sui due corridori.

Hondo si è sottoposto a delle pratiche di doping sanguigno

L'ammissione dell'ex velocista è arrivata durante una delle udienze sul caso Aderlass, indagine partita lo scorso settembre in Austria e Germania su presunte pratiche di doping condotte dal medico Mark Schmidt. Tra gli ascoltati proprio Danilo Hondo, che ha ammesso di essersi sottoposto a delle pratiche di doping sanguigno. Nell'autunno del 2011 Mark Schmidt l'avrebbe convinto ad avviare tale pratica illecita che consiste nel sottoporsi a dei prelievi di sangue che poi venivano conservati e ri-trasfusi nuovamente al ciclista alla vigilia di gare importanti come il Tour De France o la Milano-Sanremo.

L'ex ciclista ha però specificato che tali pratiche non solo non hanno portato nessun beneficio, ma anzi sembravano portare più svantaggi che vantaggi. Per questo le trasfusioni sono state interrotte dopo la stagione 2012. La collaborazione con Schmidt gli è costata circa 25 mila euro a stagione.

'Dopato insieme a Petacchi'

La dichiarazione che ha destato forse maggior interesse (almeno in Italia) è quella secondo la quale Hondo effettuava tali pratiche insieme ad Alessandro Petacchi, ex ciclista oggi 46 enne. Il corridore azzurro, che ha interrotto la sua attività da professionista nel 2015 e che in carriera ha vinto anche 22 tappe del Giro d'Italia, si sarebbe dopato nella stessa stanza e nello stesso momento di Hondo: "Ci siamo sottoposti alle pratiche vietate uno a fianco all'altro nella stanza d'albergo.

Quando hai un rapporto così stretto e quasi fraterno allora non è un problema doparsi all'interno della stessa stanza". All'epoca dei fatti Hondo e Petacchi erano compagni di squadra: correvano ambedue alla Lampre e sono tutt'ora amici. Nell'agosto del 2019 Petacchi venne squalificato per due anni dall'Uci con l'accusa di aver fatto uso di pratiche illegali tra il 2012 e il 2013, quando fu corridore prima per la Lampre e poi per la Omega Pharma-Quick Step. In seguito a tale squalifica gli vennero anche revocate cinque vittorie di tappa al Giro. Petacchi ha sempre negato di essersi rivolto al medico tedesco.