Troppo tennis, fermiamoci e pensiamo. 'In qualche modo ci uccideranno', queste le dure affermazioni di Carlos Alcaraz che ha lanciato l'allarme per le troppe partite e i troppi impegni in calendario. I tennisti stanno assumendo la stessa posizione assunta da qualche tempo a questa parte dai calciatori che continuano a lamentarsi per il numero eccessivo di match da giocare durante una stagione.
Lo sfogo di Alcaraz: 'Troppe partite, così ci uccideranno'
Carlos Alcaraz, attuale numero 3 dell'ATP Ranking, ha dichiarato che la sua unica paura sono le troppe partite che si è costretti a giocare. Il 21enne di Murcia ha esternato il pensiero dei suoi colleghi, contrari ai troppi appuntamenti da rispettare durante la stagione. Alcaraz è stato protagonista, nell'ultimo weekend, della Laver Cup, trascinando l'Europa al successo contro il Resto del Mondo.
È un calendario, quello tennistico, pieno zeppo di tornei e il timore di Alcaraz è quello che le cose possano peggiorare nei prossimi anni, con la ventilata introduzione di altri tornei 'obbligatori'.
Con un calendario che non ti dà tregua, gli infortuni, anche quelli seri, rappresentano un rischio concreto perché il fisico è costantemente sottoposto a sforzi intensi, sempre molto vicino al limite delle proprie possibilità.
Alcaraz, nonostante abbia vinto due tornei del Grande Slam, Roland Garros e Wimbledon, ha accusato diversi problemi fisici durante il 2024, così come il suo rivale N. 1, Jannik Sinner che, tuttavia, si è portato a casa gli Australian Open e gli US Open. Sinner è stato fermo alcune settimane, in primavera, a motivo di un problema all'anca che, fortunatamente, sembra aver risolto.
Carlos Alcaraz, però, ha sottolineato come il calendario venga stilato senza consultare il parere dei giocatori che, invece, dovrebbero avere una voce importante in capitolo.
'Molti giocatori bravi rischiano di saltare i tornei a causa degli infortuni - ha lamentato Alcaraz che ha menzionato la sua uscita anticipata agli US Open, eliminato dall'olandese van de Zandschulp, al secondo turno in tre soli set.
Lo spagnolo ha confessato che, a volte, gli succede di non aver voglia di andare a giocare un determinato torneo in quanto vorrebbe restare a casa con la sua famiglia e i suoi amici. A volte mancano le motivazioni e lo stress finisce per prevalere. Carlos Alcaraz, oltre alle Nitto ATP Finals di Torino, il torneo a cui parteciperanno gli otto migliori giocatori al mondo (dal 10 al 17 novembre), sarà impegnato la settimana successiva a Malaga, come leader della nazionale spagnola, nelle Finals Eight di Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre.