Remco Evenepoel si conferma una volta di più l'uomo dei grandi eventi, senza far differenze tra Mondiali e Olimpiadi. Dopo il doppio trionfo di Parigi 2024, il fuoriclasse belga ha iniziato alla sua maniera anche la settimana iridata dei Mondiali di ciclismo di Zurigo, mettendo la firma sulla prova a cronometro. Su un percorso veloce, ma caratterizzato anche da una salita a metà tracciato, Evenepoel ha fatto segnare i migliori intertempi a tutti gli stop cronometrici ed ha concluso con l'ennesima vittoria, anche se poi ha raccontato nel dopo corsa che si è trattato della crono più difficile della carriera.
"Ho corso senza misuratore di potenza, è stata una crono basata sulle sensazioni" ha dichiarato il riconfermato Campione del Mondo. Filippo Ganna è stato l'unico a contrastarlo, ma nonostante una bella rimonta nel finale, il belga si è rivelato imprendibile. Il Ciclismo azzurro ha festeggiato il bronzo a sorpresa del fresco Campione d'Europa Edoardo Affini, mentre tra gli altri favoriti hanno un po' deluso, da Kung a Tarling.
Le top 10 de ce championnat du monde de contre-la-montre : 3e l'an dernier, Joshua Tarling laisse cette fois Edoardo Affini sur le podium derrière Remco Evenepoel et Filippo Ganna. Jay Vine est 5e malgré sa chute. Top 11 pour Bruno Armirail, devant Primoz Roglic. #Zurich2024 pic.twitter.com/bJqzI6aL0n
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) September 22, 2024
Evenepoel: 'Il salto di catena è stato colpa mia'
Nel dopo corsa, Remco Evenepoel ha raccontato la giornata che lo ha portato a confermarsi Campione del Mondo a cronometro, definendola "pazzesca".
Il campione belga ha avuto un inconveniente sulla rampa di partenza, un salto di catena che lo ha innervosito, ma che ha poi trasformato in propellente una volta partito. "Mi è caduta la catena un minuto prima della partenza e non mi funzionava il misuratore di potenza, quindi ho dovuto correre semplicemente sulle sensazioni" ha dichiarato il riconfermato Campione del Mondo.
Evenepoel ha spiegato che la gestione della prova senza misuratore di potenza si è rivelata un po' particolare. "Ho avuto difficoltà negli ultimi chilometri. Ho spinto forte sulla seconda discesa. Senza il misuratore di potenza era difficile mantenere la velocità costante. Ma in una cronometro dei Mondiali non importa quale sia il distacco.
Allora avevo voglia di festeggiare" ha dichiarato il belga riferendosi al suo arrivo a braccia alzate, inconsueto in una cronometro.
"Ho avuto un momento difficile anche a metà della prima salita" ha aggiunto Evenepoel. "Potevo spingere, ma non potevo andare oltre il limite. Non sapevo niente. È stata la cronometro più difficile della mia vita. In definitiva, se vuoi vincere devi anche essere in grado di interpretare i segnali del tuo corpo. Ha funzionato" ha dichiarato il doppio oro olimpico, che poi ha parlato più dettagliatamente del salto di catena avuto al via. "E' stata colpa mia, mi era già successo al Giro dei Paesi Baschi, ho fatto una pedalata all'indietro e non avrei dovuto" ha dichiarato Evenepoel.
Men Elite Individual Time Trial 🏆:
🥇 Remco Evenepoel 🇧🇪
🥈 Filippo Ganna 🇮🇹
🥉 Edoardo Affini 🇮🇹#Zurich2024 pic.twitter.com/KGABjSxjcg
— UCI (@UCI_cycling) September 22, 2024
Doppio podio azzurro
La cronometro dei Mondiali di ciclismo di Zurigo si è corsa su un tracciato di 46 chilometri con circa 400 metri di dislivello. Il percorso si è rivelato adatto agli specialisti, veloce, ma anche con una salita abbastanza impegnativa e una discesa tecnica e un po' pericolosa. Nella prima parte, piatta e scorrevole, si è delineata una corsa a tre tra Evenepoel, Ganna e Tarling, raccolti in una decina di secondi, ma il britannico ha poi ceduto nella parte centrale caratterizzata dalla salita.
Evenepoel ha allungato ad una decina di secondi il vantaggio su Ganna, che ha superato bene il tratto più impegnativo in cui è emerso prepotentemente anche Jay Vine.
Tra il secondo e il terzo intermedio Evenepoel ha scavato il solco decisivo, in un tratto che sulla carta appariva più favorevole all'azzurro. Qui è avvenuta anche la caduta di Vine, che ha perso terreno decisivo per la zona podio. Grazie alla prestazione sottotono di Tarling e Kung, è risalito in classifica un solido Edoardo Affini, in gran spolvero in questa fase della stagione. il fresco Campione d'Europa si è messo al comando in attesa dell'arrivo di Ganna e Evenepoel, che sono stati gli unici a sopravanzarlo. Ganna ha recuperato nel finale, ma il belga è arrivato in trionfo con le braccia al cielo con sei secondi di vantaggio, conquistando la sua seconda medaglia d'oro iridata a cronometro. Il ciclismo italiano ha comunque festeggiato una grande giornata, la prima volta di una crono iridata con un doppio podio, l'argento di Ganna e il bronzo di Affini.