La stagione 2025 dei grandi giri del ciclismo professionistico promette già da ora uno spettacolo senza precedenti. I due più grandi campioni delle corse a tappe, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, dovrebbero prolungare la loro sfida diretta, quella che negli ultimi quattro anni ha infiammato il Tour de France regalando momenti di spettacolo puro. Il danese ha già annunciato che il suo programma comprenderà sia il Tour che la Vuelta e anche lo sloveno sembra intenzionato a dare l'assalto alla stessa doppietta di corse.
Pogacar e Vingegaard dovrebbero dunque sfidarsi in due grandi giri, anzichè solo al Tour come negli anni scorsi, e il campione danese sta lavorando alacremente per colmare il divario emerso nella scorsa stagione.
Nel 2024, Pogacar ha dominato in lungo e in largo il confronto diretto, ma da casa Visma tutti sono convinti di poter rimettere la partita in equilibrio in vista della prossima stagione. Il responsabile delle prestazioni del team olandese, Mathieu Heijboer, ha spiegato che i dati emersi dagli allenamenti sono stati molto incoraggianti in tal senso e che ci sono molti particolari su cui lavorare per far innalzare ulteriormente il livello.
'Vingegaard al Tour aveva perso molta massa muscolare'
Durante un incontro con i media che la Visma ha organizzato nel ritiro di La Nucìa, in Spagna, Mathieu Heijboer ha spiegato che le prestazioni di Jonas Vingegaard allo scorso Tour de France sono state fortemente condizionate dall'incidente avvenuto ad aprile alla Volta Paesi Baschi. Il recupero da quell'infortunio e la lunga inattività hanno costretto la Visma a studiare una preparazione un po' raffazzonata, che ha portato Vingegaard al via del Tour in condizioni non ideali. "Al Tour de France, Jonas era più leggero che mai, ma questo era dovuto essenzialmente alla perdita di massa muscolare. Non era possibile ricostruirla in breve tempo dovendo lavorare anche sulla resistenza" ha dichiarato Heijboer, spiegando che questo ha portato Vingegaard a pagare pesantemente gli scatti ripetuti e violenti di Pogacar.
"Lo scorso anno ci siamo concentrati sulla resistenza. In molte situazioni è diventato chiaro che gli mancava l'esplosività per rispondere alle accelerazioni di Pogacar. Sul Plateau de Beille Pogacar era più forte, ma in molti casi si trattava anche di non essere in grado di tenere le accelerazioni, e poi di non riuscire a rimediare. Questo ha sicuramente attirato la nostra attenzione nella preparazione invernale" ha raccontato Heijboer.
'É rimasto immobile per dodici giorni'
Secondo il tecnico della Visma, lo stop per l'incidente alla Volta Paesi Baschi è stato determinante per Vingegaard. Nelle prime corse del 2024, il danese era risultato particolarmente incisivo negli sforzi brevi e violenti tra uno e due minuti, realizzando dei valori migliori rispetto a quelli del 2023, in cui aveva vinto il Tour de France.
"L'esplosività l'avete vista anche alla Tirreno-Adriatico, tra le altre. Vogliamo tornare a quello, ma non bisogna sottovalutare quanto tempo ci vuole per ricostruire quella massa muscolare com'era prima. È rimasto completamente immobile per dodici giorni dopo la sua caduta nei Paesi Baschi", ha dichiarato Heijboer, che si dice fiducioso per le possibilità di raggiungere nuovamente il livello di Pogacar nei grandi giri.
"Pogacar ha dimostrato un livello senza precedenti e sarà difficile, ma abbiamo i dati che ci indicano che questo può avvenire. Ci sono aspetti di Jonas che erano davvero sottosviluppati e sui quali ora abbiamo il tempo di lavorare", ha dichiarato Mathieu Heijboer.