La stagione 2025 del ciclismo professionistico è ormai alle porte. Il calendario World Tour scatta il 21 gennaio con la prima tappa del Tour Down Under, la corsa australiana che da molti anni segna l'avvio della stagione. Il Down Under sarà anche la prima occasione per testare le modifiche regolamentari introdotte quest'anno dall'UCI. L'attenzione si è concentrata essenzialmente sul tema della sicurezza, con alcune novità che non mancheranno di far discutere. L'UCI ha infatti deciso di vietare ai corridori di alzare le braccia sul traguardo per festeggiare la vittoria di un compagno di squadra, ritenendo questa azione troppo pericolosa.

Multa e cartellino giallo per chi esulta

La nuova regola si applicherà in caso di arrivo in volata, e non in quelle situazioni in cui due o più compagni di squadra arrivano insieme al traguardo dopo una fuga congiunta. Il caso tipico è quello di una volata di gruppo in cui un corridore lancia lo sprint a un compagno, e alza poi le braccia in segno di successo quando ha concluso il suo lavoro e si rende conto che il suo capitano sta vincendo la corsa. Si è visto tante volte, ad esempio, Mathieu Van der Poel arrivare a braccia alzate dopo aver aperto la strada a Jasper Philipsen.

Questo gesto da ora in poi non si potrà più fare, in quanto l'UCI lo ha ritenuto troppo pericoloso. Secondo il governo del Ciclismo mondiale, il corridore che alza le braccia rallenta la propria velocità e crea un pericolo per coloro che sopraggiungono da dietro e sono lanciati a loro volta nello sprint finale.

Chi non rispetterà questa regola, magari per un gesto istintivo, subirà una multa da 100 a 500 franchi svizzeri, e potrà essere sanzionato anche con un cartellino giallo. Solo il vincitore della corsa potrà festeggiare togliendo le mani dal manubrio.

Il sistema dei cartellini è stato sperimentato in alcune corse della passata stagione, ed entrerà a pieno regime nel 2025.

I corridori che si renderanno protagonisti di comportamenti non regolamentari saranno sanzionati con un cartellino giallo. Ricevere due cartellini nella stessa corsa comporterà una sospensione di sette giorni. Con tre cartellini nell'arco di 30 giorni la sospensione passa a 14 giorni. Infine, se un corridore accumula sei cartellini in un anno riceve una sospensione di 30 giorni.

Ciclismo, niente Mondiali U23 per chi è nel World Tour

L'altra novità importante introdotta nel regolamento del ciclismo professionistico riguarda la zona di neutralizzazione dei tempi. Finora chi arrivava in ritardo a causa di cadute o incidenti meccanici avvenuti negli ultimi tre chilometri delle corse che non prevedono arrivo in salita, era classificato con lo stesso tempo del gruppo in cui si trovava al momento dello stop. Questa zona di neutralizzazione viene ora estesa, passando da tre a cinque chilometri. L'intenzione dell'UCI è quella di allentare un po' la tensione e la lotta nel finale di corsa, soprattutto nelle tappe in cui è previsto l'arrivo in volata, e consentire ai corridori che puntano alla classifica generale di farsi da parte e correre meno rischi.

Un'altra modifica importante è l'esclusione dai Mondiali under 23 di quei corridori che militano già nel World Tour pur avendo meno di 23 anni. Infine, è stato inserito anche un limite di 180 chilometri per la lunghezza delle corse femminili.