L'ultima stagione del ciclismo ha dato qualche speranza agli appassionati italiani, ormai rassegnati da anni ad assistere al predominio incontrastato di campioni provenienti da ogni parte del mondo. Senza una squadra World Tour da quasi un decennio, e con il vuoto lasciato dalla fine della carriera di Vincenzo Nibali, il Ciclismo italiano ha trovato qualche bagliore dai giovani della nuova generazione.
Ai vari Pellizzari e Tiberi che hanno già mosso dei passi convincenti nel ciclismo dei grandi, si è aggiunta la stella nascente di Lorenzo Mark Finn. Il ragazzo ligure si è segnalato tra i talenti più brillanti della categoria juniores e al Mondiale di Zurigo ha suggellato una stagione di altissimo livello vincendo in maniera eclatante, con una lunga fuga solitaria.
Questa dimostrazione di forza e classe ha fatto moltiplicare l'interesse e le aspettative sul futuro di Finn, che però ha dimostrato di aver mantenuto i piedi ben saldi per terra. Il 18enne ligure ha spiegato di voler crescere senza bruciare le tappe e non ha seguito l'esempio di altri ragazzi della sua età.
"Quando vedo gli juniores andare direttamente nel World mi chiedo se sia la scelta giusta" ha commentato Finn a Cyclingnews.
'La maggior parte degli junior non sono come Remco'
Lorenzo Mark Finn è atteso come uno dei possibili fuoriclasse della nuova generazione del ciclismo mondiale, soprattutto dopo la grande impressione destata nella corsa iridata di Zurigo. Il ragazzo ligure ha militato in quest'ultima stagione da juniores nel Team Grenke Auto Eder, formazione vivaio della RedBull Bora hansgrohe. La squadra tedesca si è ovviamente tenuto stretto il suo talento, ma ha scelto di non fargli fare il doppio salto di categoria, dagli junior al World Tour e di procedere per gradi. Finn correrà nel 2025 con la squadra continental della RedBull e punterà a corse come il Tour de l'Avenir e il Giro d'Italia Next Gen.
Parlando a Cyclingnews, Finn ha spiegato che questa scelta un po' in controtendenza con il ciclismo attuale, che lancia corridori sempre più giovani, è stata ben ponderata. "Sentivo che questo era il passo giusto, il passaggio dagli junior al World Tour non sarebbe stata la scelta giusta per me” ha raccontato il Campione del Mondo juniores, che non si è fatto condizionare dagli esempi di Evenepoel ed altri ragazzi che hanno esordito subito ai massimi livelli.
"La maggior parte degli juniores non sono come Remco. Quando vedo alcuni junior andare direttamente al WT mi chiedo se sia la scelta giusta. Ma soprattutto cerco di concentrarmi su me stesso, penso che questa sia la scelta giusta per me" ha dichiarato Finn.
'Ci sentiamo parte della squadra'
Lorenzo Mark Finn ha però già vissuto un po' di aria del grande ciclismo. La RedBull ha infatti organizzato uno stage unico, con i campioni del team WT e i ragazzi della Continental. "Ci sentiamo davvero parte della squadra, abbiamo solo un calendario diverso. Anche solo sedersi al tavolo con i ragazzi del World Tour è davvero bello, dovrebbe rendere il passo più facile in seguito" ha dichiarato Finn, che in questa stagione 2025 punterà soprattutto sulle corse a tappe.
"Ci sono alcune corse fantastiche come il Tour de l'Avenir e il Giro Next Gen" ha dichiarato in ultimo Lorenzo Mark Finn.