Come un anno fa, è Matteo Jorgenson a sfilare in maglia gialla sulla Promenades des Anglais, tradizionale arrivo della Parigi - Nizza di ciclismo. Il corridore americano della Visma ha dovuto rispondere a diversi attacchi in quest'ultima giornata di corsa, ma seppure senza squadra, ha dato un'eccellente dimostrazione di forza e freddezza. Dopo aver marcato Lipowitz, secondo in classifica generale, Jorgenson ha cambiato strategia correndo in maniera offensiva per mettere il sigillo sulla sua vittoria finale.

La tappa è andata ad un altro americano, Magnus Sheffield, che prima protagonista di un'azione a due con l'inesauribile Mads Pedersen, e poi di un bell'assolo nel finale.

Jorgenson isolato, ma la maglia gialla è sua

L'ottava e ultima tappa della Parigi - Nizza ha proposto un percorso breve e intenso, appena 120 chilometri con una sequenza di quattro salite prima della picchiata verso la Promenades des Anglais. Matteo Jorgenson è partito con una maglia gialla solida, con 37'' su Lipowitz e 1'20'' su Arensman. L'americano si è trovato ben presto senza compagni di squadra, scoprendo una certa e inattesa debolezza della Visma, che nei giorni scorsi era stata invece determinante per costruire il suo successo.

La corsa è partita con una fuga animata da Mads Pedersen, che in questa Parigi Nizza ha dimostrato una forza dirompente. Dopo diversi scatti, l'ex iridato è poi rimasto al comando da solo. Nel gruppo degli uomini di classifica, la situazione si è animata sulla seconda salita, la Cote de Peille. Lipowitz ha provato un paio di attacchi, ma non ha messo in difficoltà Jorgenson, che nonostante la mancanza di compagni ha gestito la situazione con lucidità.

Dal gruppo si sono poi avvantaggiati Vlasov e Gall, ma è stato soprattutto l'attacco di Magnus Sheffield a cambiare l'equilibrio della corsa, il secondo uomo in classifica della Ineos. Per mettere fine alla sequenza di scatti, Jorgenson è poi uscito direttamente allo scoperto con un'azione a cui Lipowitz non è riuscito a reagire efficacemente.

Davanti si è così formato un drappello con Pedersen, Sheffield, Vlasov, Gall e Jorgenson, che però si è spezzato sul nascere. L'inesauribile Pedersen ha speso le ultime energie per conquistare i punti del traguardo volante del Col d'Eze e si è trascinato dietro Sheffield. L'americano della Ineos ha poi staccato Pedersen sull'ultima salita, la Cote de Quatre Chemins, involandosi verso la vittoria.

Jorgenson ha potuto gestire la situazione senza prendere rischi e ha scollinato con Gall, mentre Arensman ha cercato di staccare Lipowitz senza successo. Il finale è stata una passerella a stelle e strisce, con il successo di tappa di Sheffield e la vittoria nella generale di Jorgenson, arrivato a 29'' dal connazionale.

Subito dietro ha concluso Gall, mentre il gruppetto di Lipowitz e Arensman ha chiuso a un minuto.

Podio confermato, Vergallito primo degli italiani

La classifica generale non è cambiata nelle posizioni sul podio. Jorgenson ha vinto la Parigi - Nizza per il secondo anno consecutivo, e Lipowitz ha raggiunto un secondo posto di grande valore per un corridore arrivato tardi al Ciclismo dopo un'interessante carriera giovanile nel biathlon. Il podio è stato completato da Arensman, molto regolare in questa settimana, con il compagno di team Sheffield che è risalito al quarto posto superando Storer e Almeida.

Il ciclismo italiano, grande protagonista alla Tirreno - Adriatico, è stato un po' anonimo, ma ha trovato un buon Luca Vergallito nelle tappe di montagna.

Il corridore della Alpecin è rimasto nel gruppo di Lipowitz fino all'ultima salita, ed ha poi avuto una flessione nel finale. Nella classifica generale, Vergallito è risalito al 22° posto con un quarto d'ora di ritardo da Jorgenson.