La rivalità tra Gianni Bugno e Claudio Chiappucci ha scritto pagine memorabili della storia del ciclismo italiano negli anni '90. I due al termine della carriera professionistica hanno preso strade diverse, ma negli ultimi anni si sono ritrovati e hanno stretto una vera amicizia, che è andata oltre ai duelli sportivi del passato.
La conferma di questo legame è arrivata da Bugno, che durante un evento al Museo del Ghisallo ha dichiarato a Repubblica: “Io sono chiuso, Claudio è espansivo e l'amicizia l’ho capita dopo, quando lui mi ha aiutato in certi momenti della vita”.
Bugno fa riferimento alla depressione e a come Chiappucci sia stato uno dei pochi a stargli vicino: “Quando lui correva aveva tutti intorno, ora sono spariti”. L’affetto dei tifosi per Bugno è rimasto però invariato e di questo lui continua a sorprendersi visto che non si considera un grande campione: “Non ero niente di speciale, un corridore completo, questo sì, ma nulla di più".
Gianni Bugno e Claudio Chiappucci: ‘La nostra rivalità l’hanno un costruita’
Il rapporto di amicizia che ora lega Gianni Bugno e Claudio Chiappucci fa guardare i due ex corridori in modo diverso alla loro rivalità in corsa. Infatti proseguendo nelle dichiarazioni riportate da Repubblica si evince che entrambi pensano che la loro rivalità sia stata più costruita a livello mediatico di quanto la vivessero realmente nella quotidianità.
Infatti Bugno sostiene che “La nostra rivalità l’hanno un po’ costruita, come se persone diverse non potessero andare d’accordo”. A fargli eco c’è Chiappucci che dice: “I giornalisti ci mettevano sempre l’uno contro l’altro, ci stuzzicavano e noi ci cascavamo”.
Invece di soffermarsi sulla rivalità del passato, Bugno e Chiappucci preferiscono analizzare i punti di forza e debolezza che caratterizzavano le loro carriere.
Entrambi pensano dell’altro che avrebbe potuto ottenere molto di più in carriera, con Bugno che sostiene che Chiappucci avrebbe potuto vincere il famoso Tour de France del 1992, con una migliore gestione, mentre El Diablo ha dichiarato: “Sapevo che Bugno avrebbe potuto vincere molto di più, pensavo: Se fossi come lui”. Dove invece Chiappucci sapeva di essere migliore dell’avversario era sotto la pioggia, infatti ha spiegato che cercava sempre di attaccare Bugno in quei momenti, soprattutto in discesa.
Bugno e Chiappucci sul podio del Tour de France 1992
Nella 79^ edizione del Tour de France, che si svolse a luglio del 1992, Gianni Bugno e Claudio Chiappucci salirono entrambi sul podio per il secondo anno consecutivo, un primato che ancora oggi resta nel Ciclismo italiano. In quella edizione "El Diablo" Chiappucci fece un’impresa memorabile nella tappa con arrivo a Sestriere, vincendo dopo un’incredibile fuga solitaria di 125 km. I due corridori italiani si dovettero però arrendere alla superiorità dello spagnolo Miguel Indurain, che conquistò quell'anno il secondo dei suoi cinque Tour consecutivi.