Il Governo Letta sembra proprio non aver trovato le coperture per evitare il pagamento Imu 2013 sulla prima casa per quanto concerne la seconda rata che ha come data di scadenza il 16 gennaio 2014. Resta ancora un piccolo spiraglio ma meglio non farsi illusioni, la mini Imu si pagherà salvo miracoli di Stato.

La novità anche se personalmente con l'instabilità di Governo, Camera e Senato attuale, tenderei a non fidarmi di quanto detto e anche scritto, consisterebbe nel rimborso del saldo Imu 2013 pagato il 16 gennaio 2014 come seconda rata (ricordo che stiamo parlando di prima abitazione).

Tale rimborso dovrebbe essere effettuato dal Comune però e solo sotto forma di detraibilità dalla quota Tasi 2014 che sarà a carico di proprietari e anche affittuari, in pratica da tutto coloro che sono soggetti al pagamento di questa tassa in qualità di usufruitori dei servizi indivisibili dei Comuni.

Pertanto resta al momento valida l'ipotesi di pagare la mini Imu entro il 16 gennaio 2014 nel caso che l'aliquota base del 4 per mille e che fa riferimento a quella del 2012, sia stata aumentata dai Comuni con la comunicazione del 9 dicembre 2013, il che significa che i contribuenti dovranno accollarsi il 40% della differenza fra la nuova aliquota e appunto quella base.

In caso contrario nulla sarà dovuto a saldo dell'Imu per la seconda rata della prima casa.

Tornando al discorso del rimborso, sarà una specie di sconto sulla Tasi 2014, ma chi ne pagherà le spese? Ovviamente sempre i cittadini, ma in questo caso quelli più abbienti visto che i Comuni si sono prefissati di recuperare gran parte dei soldi da rimborsare dal pagamento delle aliquote Imu aumentate sui proprietari di abitazioni successive alla prima e seconda casa, anche perchè su quest'ultima c'è un tetto da rispettare.