Non è bello per le famiglie italiane veder diminuire, giorno dopo giorno, il proprio patrimonio immobiliare, seppur rappresentato, magari, dal solo appartamento di settanta metri quadri acquistato dopo anni e anni di sacrifici.

Sarà ancora meno piacevole sapere che, purtroppo, associato al minor valore dei nostri immobili, arriverà l'incubo Tasi con tanto di revisione del catasto, che finirà per incidere ancor di più pesantemente sul mercato delle case.



Secondo l’Istat, infatti, nel 2013 i prezzi delle abitazioni hanno subito una diminuzione del 5,6% rispetto alle quotazioni del 2012: questo calo è dovuto sia alla riduzione del 2,4% dei prezzi degli immobili nuovi, sia alla dimunizione del 7,1% dei prezzi di quelle esistenti.

Dato significativo, però, il meno 9,2% sul numero delle compravendite immobiliari: come viene denunciato da Confedilizia, questo rapporto dimostra "come il mercato immobiliare e il relativo indotto abbiano bisogno di una forte e immediata riduzione della tassazione".



A quanto pare, sembra che l'appello non verrà ascoltato visto che l'intenzione del Governo Renzi prenderà tutt'altra strada: tanto per cominciare, è stato già annunciato l'arrivo della Tasi, la tanto tassa sui servizi indivisibili, che, secondo le previsioni della Corte dei Conti, è da considerarsi come una 'sorellina' dell'Imu.



Con un'aggravante, però.

Infatti, se prima molte famiglie con l'Imu, potevano approfittare delle detrazioni sulla prima casa, ora con l'introduzione del nuovo meccanismo che regolerà l'applicazione della Tasi, si rischierà di pagare di più rispetto all’imposta precedente.