La sigaretta elettronica comincia a rivedere la luce: il Tar del Lazio ha nuovamente sospeso in via cautelare la tassa del 58,5% sul prezzo di vendita della sigaretta elettronica e dei prodotti accessori, che il governo aveva stabilito. Secondo il Tar, nelle norme relative alla maxi tassa si possono intravedere " profili di irragionevolezza".
Attraverso la stessa ordinanza, il Tar ha anche bloccato il regime che imponeva l'autorizzazione per la produzione e la distribuzione delle sigarette elettroniche, che le equiparava alle sigarette tradizionali.
Sigaretta elettronica: lo stop alla maxi tassa aiuta le imprese
Adesso si resta in attesa della decisione della Corte Costituzionale.
Intanto, le imprese dell'E-cig tirano un sospiro di sollievo e con loro anche i consumatori. Grazie alla sospensione imposta dal TAR Lazio, le imprese potranno continuare a commercializzare il prodotto alle stesse condizioni di prima e mantenere l'occupazione sia sul lato produttivo che su quello commerciale. Come riporta il Sole 24 Ore, l'avvocato Fabio Francario, difensore delle aziende aderenti ad Anafe-Confindustria davanti al Tar, ha spiegato che questa decisione viene considerata una vittoria su tutta la linea.
Adesso i produttori dell'e-cig chiedono una riapertura del tavolo di attuazione della delega fiscale al fine di rivedere la norma e trovare una soluzione più giusta e più equa, dato che la super tassa non si può considerare tale.
Nel frattempo, il Presidente di Anafe-Confindustria ricorda che in soli 2 anni, il mercato della sigaretta elettronica ha generato più di 5.000 posti di lavoro.