A seguito della pubblicazione sul sito dell’agenzia delle entrate dei nuovi modelli per la dichiarazione dei redditi 2016 anno d’imposta 2015, si possono cominciare a tracciare quelle che saranno le novità della prossima campagna fiscale. Andiamo a esaminare, quindi, nel dettaglio le prime due, che avranno sicuramente un impatto positivo nella redazione del prossimo modello 730/2016 sia per i contribuenti sia per gli intermediari che si occuperanno della loro elaborazione.
Novità detrazioni spese funebri nel 730/2016
Fino all'anno scorso per poter usufruire della detrazione d’imposta del 19% sulle spese sostenute in relazione al decesso di una persona, era necessario che il “de cuius” fosse un familiare tra quelli compresi nell'art. 433 del codice civile ovvero coniuge, figlio, genitore, fratello, sorella, genero, nuora, etc... A partire invece dall'anno d’imposta 2015 con immediata ripercussione nella dichiarazione del 2016 sarà possibile detrarre anche le spese funebri sostenute per la morte di una persona senza nessun vincolo familiare, quindi anche per conviventi, coppie di fatto etc.
Il limite sul quale calcolare la detrazione del 19% è di euro 1.549,37 che dà diritto un risparmio fiscale massimo di euro 294,38.
Detrazione spese per la frequenza di corsi di studio universitari
Cambia la normativa di riferimento anche per quanto riguarda le spese sostenute per la frequenza di corsi d’istruzione universitaria non statale; in base alla precedente formulazione tali spese erano detraibili in misura non eccedente quelle sostenute nell'università statale più vicina a quella frequentata avendo riguardo anche all'affinità del corso di studio. Tale formulazione ha creato nel corso degli anni difficoltà sempre maggior nell'esatta quantificazione delle spese effettivamente detraibili e che spesso hanno portato a contestazioni da parte dell’amministrazione finanziaria.
Con il prossimo modello 730/2016 sarà invece possibile detrarre in maniera certa le spese sostenute presso le università private o estere poiché il limite massimo al quale attenersi sarà stabilito con un decreto del Miur che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre di ogni anno e che terrà conto degli importi medi delle tasse pagate nelle università pubbliche. Per l’anno 2016 periodo d’imposta 2015 il decreto sarà pubblicato entro il 31 gennaio 2016.