Ancora pochi giorni per disdire il canone. Se non si possiede la TV e non si vuole quindi pagare il Canone Rai per l'anno in corso e non vedersi così addebitare in bolletta l'importo di 90 € suddiviso nelle diverse rate annuali, tutto quello che bisogna fare è mandare la comunicazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all'agenzia delle entrate entro e non oltre il 31 gennaio 2018. Questo eviterà di pagare la tassa per il 2018 ma non per sempre. Questo tipo di comunicazione, infatti, ha validità per un solo anno e nel 2019 dovrà quindi essere rimandata.

Un altro metodo per disdire l'abbonamento Rai è quello di recarsi di persona in Agenzia delle Entrate e compilare il modulo dedicato. Non si può andare di persona né in posta, né in Agenzia delle Entrate per impegni pregressi oppure si è impossibilitati per motivi di lavoro? Niente paura, se si posseggono già le credenziali per accedere al servizio, si potrá fare la richiesta on line.

Nel caso non si arrivasse per tempo, è possibile mandare la comunicazione di disdetta anche successivamente al termine sopraindicato, questo però permetterà di risparmiare soltanto l'importo relativo alla seconda metà dell'anno. Attenzione: sono tenuti al pagamento tutti coloro che sono in possesso di un apparecchio TV, di vecchia e nuova generazione.

Non importa che sia funzionante o meno, perché nel caso della visita di un funzionario, la sola presenza in casa di un televisore, anche rotto, comporterà l'emissione della sanzione. Ricordiamo infatti, che il canone Rai non è altro che la tassa di possesso sugli apparecchi televisivi.

Se non si posseggono televisori, ma sono presenti in casa altri apparecchi elettronici quali smartphone, tablet e pc, anche se usati per la visione dei programmi Rai tramite internet ed app, non si è soggetti al pagamento della tassa, a patto che i suddetti dispositivi non siano collegati alla cara vecchia antenna.

Canone Rai, la tassa meno amata dagli italiani

Ma perché il Canone Rai non è visto di buon occhio dalla maggior parte delle persone soggette al pagamento? Sempre più spettatori infatti sono in disaccordo con questa tassa, considerata ingiusta. Anzi, per molti è un vero e proprio dispendio di denaro. I motivi possono essere molteplici, sicuramente alcuni programmi potrebbero essere considerati dal pubblico inadatti, d'altronde negli ultimi anni siamo sempre più presi dai contenuti delle piattaforme social, piuttosto che dai programmi TV in generale.

Nello specifico, le ospitate stellari fanno sempre discutere e creano spesso polemiche a causa dei cachet considerati troppo esagerati. Ma non sta a noi giudicare. Ricorda allora il termine del 31 gennaio. Se non hai la TV, affrettati!