Dopo aver dato uno stop la scorso maggio a immagini e video che ritraevano ostaggi, scene di violenza, decapitazioni, assassini in diretta, oggi Facebook decide di riaprire la strada a queste condivisioni. Ma a quanto sembra non ci si fermerà qui, probabilmente arriveranno on line video di altre decine di esempi di violazione dei diritti umani. 

Facebook quindi abbassa ogni barriera e lascia via libera ai suoi utenti. Mark Zuckerberg però spiega che questo tipo di libertà è un lasciare l'utente libero di condividere la sue esperienze, brutte o belle che siano.

Il team di Facebook fa notare che quando un utente condivide un video o immagini che rappresentano violenza, in genere lo fa per condannare la violenza non per celebrarla.

La scelta di Facebook pone il social network al centro di una bufera mediatica e lo stesso Primo Ministro inglese Cameron definisce la scelta come "grave e irresponsabile". Gli specialisti dell'antiterrorismo appaiono molto allertati dall'inversione ad U che Facebook ha fatto sulla violenza, molti sottolineano che probabilmente non ci si rende conto di tutte le conseguenze che tale scelta possa portare. Molte associazioni anti violenza hanno condannato la scelta di Zuckerberg, sottolineando quando sia distruttivo permettere che simili scene siano alla portata di tutti nel nome della libertà di espressione e di comunicazione.

Molte polemiche sono emerse quando un utente del social network protestò per la presenza su Facebook di un video che mostrava un uomo mascherato che uccideva una donna. La risposta di Facebook è stata che il divieto esiste per le immagini di scene di nudo, così come sulla carta stampata. Il social network, però, sta pensando a dei segnali di allerta da poter piazzare prima di questi contenuti particolarmente atroci e violenti.