Whatsapp nuovamente sotto i riflettori in seguito ad una nuova catena di Sant' Antonio in cui si minacciava che da oggi, sabato 17 ottobre, l'applicazione di messaggistica di proprietà di Facebook sarebbe costata 1 euro al mese. Tramite un messaggio di "Andy e John", si diceva che a partire da quella data, l'applicazione avrebbe avuto quel piccolo esborso mensile per un totale di 12 euro annui.

Insomma siamo di fronte all'ennesima catena che tende a depistare ed allarmare gli utenti di Whatsapp.

Il messaggio incriminato di Andy e John

Il messaggio incriminato chiedeva di inviare lo stesso messaggio ad almeno venti contatti (tipico sistema a catena di Sant' Antonio per intenderci) così da scongiurare il rischio di vedersi addebitato il costo di 1 euro al mese. Il logo da verde sarebbe passato a blu e con quel cambiamento di colore si sarebbe scongiurato il nuovo noioso addebito. Ma in realtà era solamente un' altra bufala del mondo di internet.

L'informazione contenuta nel messaggio non è stata comunicata da Whatsapp né tantomeno risulta sul sito ufficiale o sui vari canali che l'applicazione utilizza per fornire info e aggiornamenti agli utenti.

I consigli, in questi casi, sono ovviamente quelli di interrompere la serie di messaggi, evitando così di allarmare e importunare inutilmente i nostri contatti, e di cestinare il messaggio nel caso in cui dovessimo riceverlo.

L'ipotesi della versione free con pubblicità mirata

A giugno si vociferava dell'ipotesi di rendere Whatsapp gratuito per tutti, con l'inserimento di pubblicità mirata, così da annullare il costo dell' abbonamento annuale. Le opzioni ipotizzate sarebbero due: si parlava di un eventuale pagamento dell' applicazione, evitando di essere importunati da pubblicità mirate, oppure si pensava di varare una nuova versione gratuita, ma accompagnata dalla pubblicità, così da annullare il costo dell'abbonamento. Niente di confermato, ma non sono escluse sorprese per i prossimi mesi. Per ora Whatsapp resta così com'è, a pagamento annuale e senza pubblicità.