La Apple, il colosso di Cupertinoproduttore di iPhone, è stata condannata al pagamento di una maxi multa di 234 milioni di dollari. La sentenza emanatadal tribunale americano riguarda alcuni episodi accaduti circa un anno fa, in cui l'azienda violò i brevetti di un'università americana. Per adesso, sono ancora poche le dichiarazioni dell'imputato a riguardo. La Apple, infatti, si è chiusa in un silenzio stampa e ha commentatosoltanto per negare le accuse a suo carico.

La denuncia di alcuni ricercatori

Secondo alcuni ricercatori dellaUniversity of Wisconsin, l'azienda avrebbe violato il brevetto5.781.752 della WARF, ovvero la Wisconsin Alumni Research Foundation.

In particolare, Apple sembra aver utilizzato i chipA7, A8, A8Xsenza averne richiestole dovute autorizzazioni. Questi sistemi, infatti, sono stati trovati anche all'interno di diversi iPad e negli iPhone 5s, 6 e 6 Plus.

Adesso, gli inventori dei chip Andreas Moshovos, Scott Breach, Terani Vijaykumar, e Gurindar Sohi hanno espresso tutto il loro risentimento contro il colosso tecnologico e minacciano di prolungare la causa aggiungendo altre accuse. Stando alle loro dichiarazioni, il prezioso lavoro che hanno svolto quasi due decenni fa mirava a prevedere come avrebbero funzionato i dispositivi odierni. Il loro team ha investito 11 anni di ricerca per sviluppare i chip in questione, e aveva già siglato un accordo con la Intel.

Il loro brevetto, inoltre, risulta ancora valido, in quanto fu presentato soltanto nel 1998.

AncheCarl Gulbrandsen, direttore della WARF, ha commentato l'episodio. Le sue parole, però, sono state sicuramente più soddisfatte. L'uomo, infatti, ha ribadito la vittoria del duro lavoro dei ricercatori e l'integrità del sistema dei brevetti.

Apple, intanto, non ha fornito alcuna spiegazione in merito alla faccenda. Gli unici commenti dei suoi portavoci sono serviti soltanto a negare la colpevolezza dell'azienda e ad annunciare la decisione di fare ricorso. L'agenzia, infatti, non è soddisfatta dell'esito della sentenza, che ha bocciato su tutta la linea la sua difesa e l'utilizzo dei chip negli iPhone 5s, 6 e 6 Plus.