È stata approvata nel Parlamento Europeo, con una netta vittoria dei voti a favore, (ben 396 contro i 123 contrari oltre ai 85 astenuti), la risoluzione elaborata dalla socialista di Lussemburgo Mady Delvaux riguardo il futuro della robotica e della sua regolamentazione.

Fantascienza che diventa realtà

Chiunque abbia visto nel 2004 il film di fantascienza ‘Io, robot, con protagonista Will Smith, avrà probabilmente ancora in mente le famose ‘tre leggi della robotica’, ideate nel mondo artificiale dal dottor Alfred Lanning e partorite dalla mente dello scrittore russo Isaac Asimov, grazie alle quali gli androidi e le macchine umanoidi vengono sfruttate nella vita quotidiana degli essere umani come aiutanti o operai.

Questi sono i dogmi che regolano quel mondo:

1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.

2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.

3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Tornando alla realtà, che si sta sempre più avvicinando a quell’ipotetico futuro, Mady Delvaux ha quindi previsto nel suo disegno di regolamentazione per la robotica alcune soluzioni in caso di apocalittica evoluzione della storia, prevedendo l’inserimento obbligatorio di un pulsante che permetta la distruzione della macchina nel caso in cui infrangano la seconda legge della robotica e si ribellino al comando dell’uomo.

Oltre a ciò, la politica lussemburghese prevede anche delle norme riguardo le eventuali responsabilità civili e penali, nel caso in cui questi violino leggi o arrechino danni.

Progetto per il futuro immediato

Successivamente l’approvazione del progetto di Delvaux, il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione Ue di lavorare su un progetto che normalizzi e metta per iscritto le responsabilità per quanto riguarda le sempre più elaborate e vicine alla commercializzazione auto senza conducente, basate unicamente sull’intelligenza artificiale della macchina. Tutto ciò prevede un adeguamento delle polizze assicurative, sempre obbligatorie, ma che saranno profondamente differenti da quelle che conosciamo oggi.

Questo sarà il primo passo verso la creazione di un vero e proprio codice giuridico per il mondo della robotica, oltre che alla fondazione di un’Agenzia Europea che si occupi anche della regolamentazione della privacy (sempre più al centro dell’interesse comune) e della relativa sicurezza. Questi provvedimenti permetteranno l’ingresso nel commercio mondiale di tecnologie sempre più rivoluzionarie, destinate, come tutte le altre, a divenire di dominio pubblico e parte della nostra quotidianità.