È esploso nelle ultime ore, nella sede britannica del West Ham, il caso Dimitri Payet, il quale avrebbe chiesto la cessione definitiva minacciando falsi infortuni.

Il caso

Ormai è diventata un muro contro muro la vicenda che sta infiammando questo rigido inverno nel periodo di calciomercato: Dimitri Payet, centrocampista offensivo che la scorsa estate ha deliziato gli occhi d’Europa con i suoi colpi di classe e talento puro con la maglia della nazionale francese, avrebbe ufficialmente chiesto alla dirigenza del West Ham, attuale club possessore del suo cartellino, di essere ceduto in questa finestra di mercato, squadra che ha già dimostrato di saper cavarsela anche senza di lui battendo il Crystal Palace per 3-0.

Tutto normale, penseranno molti, la differenza con tanti altri casi simili, però, risiede nelle parole del giocatore, il quale avrebbe minacciato finti infortuni nel caso in cui l’allenatore lo facesse scendere in campo nelle prossime giornate ignorando la sua richiesta. Nonostante il tecnico del club, Slaven Bilic abbia già riconosciuto il malcontento malcelato del calciatore, ha controbattuto alle sue minacce assicurando che la sua cessione non arriverà, soprattutto a causa del comportamento molto poco professionistico avuto da Payet che ha causato anche proteste dei tifosi.

Il mercato si accende

Ovviamente, dopo queste dichiarazioni, il club di tutta Europa si sono mossi per assicurarsi il talento francese: tra le prime l’Olympique Marsiglia, ex club del giocatore, dove ritroverebbe l’allenatore che fece esplodere il suo talento al Lilla, Rudi Garcia (vecchia conoscenza del calcio italiano) e che sarebbe disposto a mettere sul piatto una cifra pari a 22 milioni.

Tuttavia, David Gold, presidente londinese, ha dato credito alle parole del proprio allenatore, ribadendo che il giocatore non lascerà il club, anche se gli osservatori e i responsabili di mercato della squadra abbiano già messo gli occhi su Gylfi Sigurdsson del rivale Swansea, il quale ricopre la stessa posizione dell’insoddisfatto Payet.