Sono trascorsi solo pochi giorni dalle immagini di una scimmia impegnata in una partita ai videogiochi con la sola forza della mente, ed Elon Musk fatto un nuovo annuncio: secondo il fondatore di SpaceX, entro un anno sarebbe possibile iniziare i primi test sugli esseri umani per impiantare chip in grado di interfacciarsi con i computer. Potrebbe sembrare una provocazione, una prospettiva a dir poco futuristica, e invece si tratta di un progetto partito nel 2016 grazie a Neuralink, l'azienda statunitense di neuro-tecnologie di cui Mask è co-fondatore e CEO, e che ha come obiettivo quello di sviluppare interfacce neurali impiantabili negli esseri umani.

Il video della 'partita mentale' della scimmia

Nel filmato che è stato pubblicato alcuni giorni fa e che ha fatto il giro del mondo raccogliendo milioni di visualizzazioni e scatenando dibattiti di ogni genere, il protagonista è Pager, un macaco maschio di nove anni con chips impiantati su ogni lato del cervello. Nel video, della durata di circa tre minuti, si vede il macaco mentre gioca a un videogioco chiamato "mind pong". Ma non si tratta di un semplice caso di animale ammaestrato a ripetere un'azione specifica.

Il macaco, dopo aver giocato per alcuni minuti utilizzando un joystick, continua a giocare, spostando gli elementi sullo schermo, anche dopo che il joystick è stato scollegato. Questo dimostra come stia interagendo con il computer semplicemente grazie al pensiero di muovere la mano.

Nell'agosto del 2020 Elon Musk aveva già mostrato al mondo un maiale al quale era stato impiantato un chip Neuralink, descrivendolo come una specie di Fitbit nel cranio.

Gli obiettivi di Neuralink

Secondo quanto ha dichiarato lo stesso Musk, i primi prodotti di Neuralink consentiranno a chi soffre di paralisi di utilizzare dispositivi di uso quotidiano come gli smartphone, semplicemente utilizzando la mente.

Sempre stando alle sue parole, i prodotti successivi saranno in grado di deviare i segnali in arrivo dai Neuralink impiantati nel cervello a quelli situati nei neuroni motori e sensoriali del corpo, cosa che potrebbe rendere possibile, almeno in teoria, a persone paraplegiche di tornare a camminare. Ma non solo: Neuralink, che ha sede a San Francisco ed è stata fondata nel 2016 proprio da Elon Musk e da un gruppo di imprenditori, si è posta come obiettivo quello di riuscire a impiantare chip cerebrali per cercare di curare diverse patologie neurologiche, come l'Alzheimer, e anche condizioni differenti, come le lesioni del midollo spinale e la demenza.