Gli Assistenti vocali sono sempre maggiormente diffusi e utilizzati nei vari devices tecnologici, al punto che anche i bambini in tenera età sono sempre più spesso portati a interagire con simili applicazioni. Gli adulti utilizzano gli assistenti vocali per avvicinare i piccoli al digitale, per incuriosirli e intrattenerli, per abituarli al mondo attuale. Una ricerca, da poco pubblicata sulla rivista "Archives of Diseas in Childhood", mette in guardia circa il loro potenziale pericolo relativo allo sviluppo cognitivo e affettivo nei bambini.

L'utilizzo nei bambini

Ma perché il loro utilizzo può danneggiare i piccoli? La ricerca prende in considerazione innanzitutto le risposte inappropriate che gli assistenti vocali spesso forniscono. Ciò è dovuto talora alla mancata comprensione della domanda che viene loro posta, oppure per l'assenza di informazioni circa l'argomento della domanda stessa.

Un'ulteriore problema è causato da una frequente mancanza di fonti affidabili per la risposta fornita. Gli adulti in simili situazioni sono in grado discriminare il problema, nonché di aggirare l'ostacolo con formulazioni diverse. I bambini non sono in grado di fare ciò, ed anche di fronte ad una mancata comprensione tendono ad accettare per buono quanto viene loro dichiarato.

Il risultato è sovente fuorviante per il loro apprendimento ed il loro comportamento.

Gli effetti cognitivi ed affettivi

Gli assistenti vocali hanno maggiori probabilità di fornire risposte adeguate di fronte a domande estremamente semplici. Gli adulti, generalmente, sono in grado di differenziare i diversi contesti di interazione e di adeguare il proprio linguaggio e comportamento.

In un contesto di apprendimento, quale è quello infantile, l'eccessiva e costante semplificazione rischia di limitare fortemente lo sviluppo di un pensiero e un linguaggio complessi ed elaborati. E di conseguenza, anche la loro comprensione qualora i piccoli vi si trovino esposti.

Le problematiche causate dall'utilizzo di linguaggio social sull'impoverimento linguistico sono da tempo di pubblico dominio.

L'ultimo problema è relativo alle modalità di interazione. Se anche le risposte ottenute tramite gli assistenti vocali fossero comunque corrette, l'interazione rimane comunque virtuale. I bambini imparano per lo più per imitazione, soprattutto i più piccoli. Gli assistenti vocali li privano del supporto, del calore affettivo e dei modelli comportamentali tipici delle relazioni umane.

Le possibili soluzioni

Alcuni dispositivi stanno prendendo provvedimenti in merito, rilasciando versioni specificamente dedicate ai bambini, indicando l'età prevista e limitando i contenuti possibili.

A quanto pare, però, il provvedimento migliore rimane un utilizzo oculato e consapevole di tali devices da parte degli adulti verso i propri figli.