I costi di disattivazione del telefono sono illegittimi. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha preso in esame il ricorso di wind contro una sentenza del giudice di Pace di Caserta che aveva accolto la richiesta di un utente che chiedeva la restituzione dei 65 euro addebitatigli dalla compagnia come costi di disattivazione.

Una sentenza che potrebbe avere importanti conseguenze sui rapporti tra compagnie e clienti dal momento che tutti gli operatori di rete fissa, al momento, prevedono l’addebito di costi di disattivazione in caso di cessazione e trasferimento ad altra compagnia.

Telefoni, i costi si disattivazione sono illegittimi

Secondo la sentenza. emessa nello scorso mese di marzo dal giudice Luca Caputo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, gli operatori telefonici non possono imporre agli utenti un costo per la disattivazione della linea telefonica in quanto questo equivarrebbe a far pagare il recesso dal contratto, in violazione alla legge vigente in materia.

Nel caso specifico, un utente ottenuto dal Giudice di Pace una sentenza favorevole in merito alla restituzione di 65 euro addebitatogli da Wind a titolo di spese sostenute per la disattivazione della linea telefonica.

Contro questa sentenza, la compagnia aveva opposto ricorso motivandolo con il costo sostenuto nei confronti di Telecom, proprietario delle linee telefoniche, già approvato anche da Agcom e regolarmente pubblicizzato nell’offerta. Il Tribunale non ha però ritenuto sufficiente la motivazione di Wind anche perché la stessa non è stata in grado di presentare una documentazione di grado di dimostrare la spesa sostenuta per la disattivazione della linea dello specifico utente. Il ricorso è stato così rigettato in ottemperanza alla legge numero 40/2007 secondo la quale “i contratti devono prevedere la possibilità di recesso dal contratto…senza spese”.

Disattivazione: i costi di tutti gli operatori

Con questa sentenza, che dichiara illegittimi i costi di disattivazione della linea telefonica, dovranno necessariamente fare i conti tutti gli operatori telefonici di rete fissa che prevedono, in misura diversa, costi di disattivazione o dismissione della linea.

Ecco i costi, aggiornati a maggio 2018, imposti dalle compagnie per la dismissione della linea di rete fissa:

  • TIM: 49 euro;
  • Vodafone: 40 euro per le offerte solo telefono, 41 euro per linee ADSL e Fibra;
  • Wind Home / 3Fiber: 65 euro;
  • Tiscali: 70 euro;
  • Fastweb: 56 euro.

Questi, invece, i costi in caso di passaggio ad altro operatore:

  • TIM: 35 euro;
  • Vodafone: 40 euro per le offerte solo telefono, 35 euro per linee ADSL e Fibra;
  • Wind Home / 3Fiber: 35 euro;
  • Tiscali: 43,36 euro per linee ADSL e 46,36 euro per linee in Fibra;
  • Fastweb: 56 euro.