Dopo il grande successo di pubblico a Milano, apre i battenti a Roma Barbie. The Icon, la mostra dedicata alla bambola più famosa del mondo. Nell'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano, il lato di Via San Pietro in Carcere, saranno visibili dal 15 aprile al 30 ottobre le Barbie più rare e più belle della produzione Mattel.

La mostra

Curata da Massimiliano Capella, l'esposizione è divisa in cinque sezioni e la prima sala suggerisce immediatamente una risposta all'annosa domanda Who is Barbie?

esponendo alcune bambole prodotte dal 9 marzo 1959, data della sua nascita, fino al compimento dei suoi 56 anni nel 2016. Non sono stati ancora resi noti gli orari di apertura e il prezzo del biglietto d'ingresso.

Un po' di storia

Fino al 1959 la gran parte dei giocattoli raffiguravano neonati o cuccioli. Fu l'intuizione della moglie di Elliot Handler, uno dei fondatori della Mattel, ad avere l'idea di una bambola che potesse assumere ruoli da adulti e questo osservando i giochi della figlia. La prima serie, dai capelli lunghi e neri, fu prodotta in Giappone con il nome di Barbie, Barbara, che era ovviamente il nome della piccola Handler, la loro figliola, e fu subito un successo.

Ken, il suo compagno ufficiale, è invece il diminutivo di Kenneth, nome dell'altro figlio. E' stato calcolato che ad oggi siano stati venduti oltre un miliardo di pezzi.

Il clan Barbie

I personaggi che entrano nella costellazione della Barbie sono moltissimi. Si va dalla sua migliore amica Midge alla dolce Krissy, da Skipper a Stacie, da Shelley alla cugina di origini francesi Francie. Sul versante maschile oltre a Ken troviamo il biondo surfista austrialiano Blaine e Alan, marito di Midge. Naturalmente non mancano poi gli amici di etnie diverse come Kyala e Teresa, ma la logica di un prodotto venduto in 150 paesi del mondo li hanno resi necessari.

Una curiosità

Oltre alla vasta serie di accessori, dalla decapottabile rosa alla quarantina di animali che possiede, la Barbie istruita e con tanto di brevetto di volo nel 2004 ha dato l'annuncio della sua candidatura a Presidente degli Stati Uniti d'America con un programma sostenuto dal Partito delle Ragazze e sottoscritto realmente e ufficialmente dalla Mattel.

Una domanda irriverente

In questo periodo di elezioni e due conti sulle rispettive età è lecito domandarsi se Hillary Clinton, che alla nascita di Barbie aveva 11 anni, abbia avuto l'idea di candidarsi alla presidenza proprio grazie a questa bambola. Magari è successo lo stesso, anche se qui le età sono diverse, alla nostrana Virginia Raggi che concorre per l'elezione a Sindaco di Roma. Naturalmente si dice e si scrive tanto per giocare. In fondo stiamo parlando solo di una bambola!