Uno sguardo al futuro per l'edizione 2018 del Salone del Libro del Libro di Torino e il Salone Off. Gli organizzatori del Salone del Libro, Nicola Lagioia e Massimo Bray, hanno chiesto agli intellettuali di esprimersi sul nostro futuro e gli apporti sono stati numerosi e interessanti. Con la scelta del tema "Un giorno tutto questo ..." la casa comune della editoria italiana ha quindi aggiunto ulteriore materiale di alto livello alle speranze e alla capacità di immaginare un domani vivibile e sostenibile. Un evento quindi centrale nello scambio e nella crescita culturale del nostro Paese a patto che, come ha sostenuto il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, i piccoli interessi della politica non ne ostacolino il cammino.
Una attenzione particolare è stata poi data al contatto del Salone con il territorio proponendo nel programma del Salone Off 2018 tanti momenti di incontro e di ascolto in biblioteche, librerie, ex fabbriche e gallerie della città. Interessante anche Festa Mobile, ideato da Giuseppe Culicchia, con letture e lezioni magistrali nella stazione della Tranvia Sassi-Superga o nel Museo del Fantastico e della Fantascienza. Voltapagina invece ha portato gli autori di narrativa nelle carceri del Piemonte.
L'Associazione Torinese Tram Storici e il viaggio di Emanuela Panatta fino al Civico 33
Grazie alla collaborazione della ATTS è stato realizzato un evento che merita una particolare menzione sia per il livello del lavoro sia per l'intento professionale raggiunto a pieno titolo.
Un tram d'epoca con partenza da Piazza Castello che ha ospitato la lettura di monologhi al femminile tratti dall'ultimo lavoro di Emanuela Panatta Civico 33, edito dalla casa editrice padovana Il Torchio presente anch'essa con uno stand nel Salone. Le giovani interpreti sono state selezionate con dei provini e il successo di pubblico è stato notevole.
I diversi viaggi di questo tram per le vie di Torino sono stati guidati dall'autrice e dall'attore e poeta Alberto Ciarafoni. È doveroso però ricordare i nomi delle attrici che hanno dato vita alle vicende tragicomiche dei personaggi di Emanuela Panatta: Damiana Ferrero, Giulia Sferrazza, Federica Fiorentino, Maria Palma e Francesca Sorice.
Un'esperienza da ripetere in futuro
Infine, con tutta l'umiltà del caso rispetto ad una istituzione così importante e prestigiosa, credo sia opportuno sottolineare il fatto che il lavoro di preparazione e di allestimento in questa occasione ha comportato un momento di crescita professionale per queste attrici ed abbia contribuito alla integrazione concreta tra il Salone del Libro e Torino. La sinergia ottenuta in questo caso è la direzione desiderata da tutti in modo che il futuro, un giorno, possa sorprenderci per la sua bellezza e dalla distanza da una mediocrità imperante che il nostro Paese non merita.