La storia del Parco Uditore, situato nei pressi della rotonda di Viale Leonardo da Vinci di Palermo, ha inizio il 12 ottobre 2010 quando un cittadino, guardando dalla finestra di casa propria, affacciata su di un terreno in disuso, descrisse questa vista, allegando una foto e pubblicando un post sul blog Rosalio. Il suo scritto, che denunciava lo spreco di una tale risorsa, raccolse il favore di altri concittadini che, riuniti in un comitato scientifico formato da docenti e da studenti della facoltà di Agraria e di Architettura dell'Università di Palermo, decisero di iniziare a lavorare per realizzare un parco in quell'area.

Geri Presti, uno dei responsabili del Parco, ha raccontato: “Raccolte oltre ottomila firme e realizzato un progetto di massima, riuscimmo a far finanziare dal Comune 100.000 euro per i lavori. Nel giro di un anno e mezzo venne abbattuto il muro perimetrale e fu realizzata un'area per bambini ed uno spazio fitness, insieme a qualche vialetto. Il 15 ottobre 2012 fu aperto il Parco, il comitato scientifico che lo gestiva divenne associazione, poi trasformata in cooperativa, tuttora esistente. Oggi c'è chi fruisce abitualmente dei servizi del Parco e chi vi si reca per dare una mano o per proporre qualche iniziativa”. Entrandovi, si ha la sensazione di trovarsi in un piccolo mondo felice, una comunità a sé stante, lontana dal traffico che affligge la zona, probabilmente una delle più affollate della città.

Il panorama che si ha sotto gli occhi è interamente frutto dell'appassionato lavoro di volontari i quali non ricevono alcun finanziamento pubblico. “Eppure – ha aggiunto Geri Presti – c'è sempre qualcuno che, dall'alba al tramonto, ogni giorno si prende cura di questo bene e si prende cura anche degli utenti, nelle maniere più svariate”.

Una di queste ha riguardato Francesca, palermitana di 60 anni, che non saliva su di un'altalena da quando era bambina, prima che la malattia paralizzasse i suoi arti inferiori. Eppure, ha ricevuto la possibilità di farlo nuovamente grazie ad un'altalena sperimentata per persone come lei. L'ambiente che ospita questo strumento è unico nel suo genere: un'oasi verde sottratta allo sfacelo, un esempio di senso civico e di amore disinteressato.Molteplici sono le attività che vi si svolgono: da incontri sportivi a manifestazioni per adulti e piccini, nonché da pochi mesi un piccolo ma efficiente bar, è possibile osservare come i servizi offerti da questa realtà siano in continua e produttiva crescita. Ciò risulta fondamentale nel contributo dato al progresso di Palermo che, grazie a realtà simili, prosegue nel cammino per una dimensione realmente europea.