Prossimamente su Canale 5 andrà in onda un nuovo film per la tv, Angeli, una storia d'amore con la coppia inedita Raoul Bova e Vanessa Incontrada diretta dal regista Stefano Reali.

La trama

Angeli, una storia d'amore, sarà ambientato a Roma al giorno d'oggi. Un ricco scapolo, Claudio (Raul Bova) si innamorerà del vicequestore della Polizia, Luisa (Vanessa Incontrada). A causa di un grave incidente, Luisa lotterà tra la vita e la morte e Claudio per vederla salva, offrirà la sua vita a Dio al posto della sua. La sua preghiera verrà ascoltata e Luisa si salverà, ma intanto Claudio inizierà a perdere la sua essenza umana per diventare un angelo.

Purtroppo Claudio ha in mente di riconquistare solo Luisa e si rifiuta di diventare un angelo. Allora Uriel (Ugo Pagliai), l'angelo mentore che aveva ascoltato la preghiera di Claudio, gli proporrà una soluzione: salvare tre anime per decidere in seguito, di rimanere angelo oppure tornare uomo, per corteggiare nuovamente Luisa.

La produzione e il cast

Angeli, una storia d'amore, è un film per la tv prodotto dalla Casanova Multimedia, di Luca Barbareschi che ha iniziato a produrre anche per Canale 5. La fiction verrà trasmessa in una sola serata e vede nel cast, oltre a Bova, Incontrada e Pagliai, attori come Giampiero Judica, Lidia Vitale, Vincenzo Crea, Giampiero Mancini, Vittoria Piancastelli, Stefano Fresi, Carlo Molfese, Marco Bonini e Clotilde Sabatino.

La sceneggiatura è stata scritta da Stefano Reali con la collaborazione di Uski Audino, Roberta Colombo, Alessandra Neri e Alberto Amoretti.

Le dichiarazioni rilasciate dalla produzione e dal cast

Vedendo con attenzione Angeli, una storia d'amore, non possiamo dimenticare il celebre film Ghost. Infatti come in quel film, in questa fiction prevale una storia d'amore dai contenuti surreali ma molto romantici e vicino a noi.

Emerge anche un messaggio positivo, la capacità di donare amore al prossimo, senza fare nessuna distinzione. Antonino Antonucci, direttore Mediaset Fiction, rassicura che Angeli, una storia d'amore non vuole rappresentare una tv "buonista" ma dei valori positivi che al momento mancano nella società di oggi. Gli fanno eco il regista Stefano Reali, affermando che la fiction rappresenta una metafora sulla solidarietà. Luca Barbareschi dice che attraverso questa storia romantica, l'obbiettivo è di rappresentare la speranza e il bisogno di credere in qualcosa.