Oggi la rubrica delle anticipazioni sulla 3^ stagione de Il Segreto non può che interessarsi ad un lieto fine del quale si renderanno protagonisti i due piccioncini della soap opera iberica. Di chi stiamo parlando se non di Maria Castaneda e Gonzalo Valbuena che finalmente potranno vivere sotto lo stesso tetto in attesa della nascita del frutto del loro amore.

Il Segreto: Maria si confessa, Fernando torturato

Come saprete Fernando geloso di Martin, farà arrestare la moglie con l'accusa di adulterio e per questo reclusa in convento per 5 anni.

Durante la reclusione, Maria appoggiata da Alfonso e Emilia svelerà alla Matrona le violenze sessuali subite prima e dopo il matrimonio, facendo arrabbiare moltissimo la Montenegro che oltre chiedere l'annullamento del matrimonio da Fernando lo farà picchiare selvaggiamente dai sicari, che non gli lasceranno un osso intatto. Cosa succederà poi?

Maria libera, si trasferisce ad El Jaral insieme a Gonzalo

Dopo la scioccante rivelazione di Maria, tutti vorranno trovare Fernando per farsi giustizia da soli, se Francisca non confidasse che la 'situazione Mesia' è già stata sistemata per sempre, sebbene si sappia che l'uomo non morirà in seguito alle torture. Uscita dal carcere, la Castaneda andrà alla Villa Montenegro dove accetterà di seguire le norme dettate dalla donna se l'indomani decidesse di convivere con Gonzalo ad El Jral.

Il trasferimento della ragazza incinta farà nascere un bel chiacchiericcio in paese tanto che l'ex prete inviterà tutti i cittadini a farsi i fatti propri. Il comportamento astioso della madre di Tristan non passerà inosservato a Don Anselmo che farà in modo che Maria si riavvicini alla matriarca, in quanto Fernando è creduto morto.

Però in occasione della riappacificazione, Francisca si lascerà fuggire una scioccante rivelazione che metterà nuovamente in crisi il loro rapporto, ma questa è un'altra storia. In attesa di sviluppi non dimenticatevi di seguire le nostre anticipazioni su Il Segreto semplicemente cliccando il tasto a destra dell'articolo.