Ieri sera è andata in onda su Raiuno la prima puntata della fiction Sotto copertura con Claudio Gioè e Guido Caprino che narra la vicenda relativa all'arresto del boss della camorra, Antonio Iovine. La serie ha suscitato un vespaio di polemiche sul web e sui social: molti spettatori, infatti, si sono lamentati del fatto che venisse data maggiore importanza alla storia d'amore del boss con la giovane Anna, piuttosto che ai vari malaffari compiuti nel corso della sua latitanza. Tra l'altro sembrerebbe che la love story raccontata dalla fiction di Raiuno, tra Iovine e Anna, in realtà sia romanzata e quindi inventata dagli sceneggiatori.
Sotto copertura: la fiction è troppo romanzata?
A confermarlo è stato l'avvocato di Iovine, Valeria Maffei, la quale ha ribadito che la storia d'amore che è stata raccontata dalla serie-tv non corrisponde alla verità dei fatti. Come se non bastasse l'avvocato si chiedeva perché tutti i personaggi di Sotto copertura avessero un nome di fantasia tranne il suo assistito, chiamato anche nella fiction con il suo vero nome. L'avvocato ha aggiunto che, in un primo momento, avrebbe voluto anche chiedere alla Rai di bloccare la messa in onda della fiction chiedendo un provvedimento giudiziario immediato.
Le cose poi sono andate diversamente ed ecco che dopo la messa in onda della prima puntata, stasera 3 novembre sarà trasmessa in prime time su Raiuno la seconda e ultima parte.
Ma le polemiche non sono finite qui, perché l'avvocato di Iovine si è lamentata del fatto che la fiction non racconta che dopo l'arresto Iovine ha cambiato vita e la sua famiglia vive sotto protezione. In pratica il legale dell'ex boss dei Casalesi, lamenta il fatto che il racconto si conclude senza dire al telespettatore che Iovine si è pentito dopo la cattura e ha fatto delle dichiarazioni importanti che hanno dato il via a delle indagini che hanno portato a dei risvolti a dir poco clamorosi.
L'avvocato Maffei ha aggiunto che Iovine sicuramente avrà visto la fiction in Televisione, ma difficilmente sarà rimasto 'contento' del prodotto realizzato dalla Rai, che ritengono eccessivamente romanzato e poco aderente alla realtà dei fatti.