Il 18 dicembre scorso è stata annunciata la chiusura dello storico "Roxy Bar" e così si chiude un'era che ha segnato intere generazioni. Se vi state domandando quale sia il motivo che ha portato a questa decisione è presto detto: oltre ai già annunciati problemi economici vi è l'enorme successo che nell'ultimo decennio è stato riconosciuto ai talent show. Inutile cercare di capire, la televisione va dove trova un maggiore riscontro di pubblico. Quello stesso pubblico che è tanto cambiato, negli ultimi tempi, soprattutto nel modo di pensare.
Ma i giovani lo sanno che i talent sono solo una macchina per far fare soldi a chi già li ha?
I giovani sono consapevoli di essere soltanto pedine nelle mani di chi ha creato il sistema malato in cui siamo costretti a vivere? Lo stesso Red Ronnie spiega all'Huffington Post come sia complicato superare una televisione che "fa solo chiasso", una televisione che "ama urlare". Ci piacciono le forti litigate, i toni accesi. Il presentatore sottolinea come il "Monopolio dei Talent show sia assolutamente disumano". Si mostra ai giovani un successo solo illusorio, qualcosa che li porterà letteralmente "dalle stelle alle stalle". Un mondo di luci scintillanti che avranno la durata di un attimo. I giovani, in fondo, "sono solo strumenti atti a far muovere una macchina destinata a portare guadagno ad un sistema corrotto e malato".
La fine di un mito: il bar della democrazia e dell'uguaglianza, dove la musica era di tutti e per tutti
Vasco Rossi cantava "E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky al Roxy bar". Un posto unico che ormai trova spazio soltanto (per giunta con un discreto successo) all'interno del web. Non ci sono più finanziamenti per un luogo dove le star di tutto il mondo si incontravano, senza essere spesso neppure retribuite, per parlare con le persone comuni.
Un posto dove essere se stessi, senza inibizioni e per godere dei benefici che la musica apporta alla persona e al mondo circostante. Un'autenticità che ormai non esiste più, perché tutto è finalizzato ad un illusorio guadagno. Ci si gioca il tutto per tutto senza pensare minimamente ai sentimenti di un giovane che ci crede davvero a ciò che gli viene detto, che crede fermamente nel potere di un talent senza mai pensare ad eventuali conseguenze.