Stefano De Martino, finalmente, avrebbe trovato un nuovo amore. Ci sarebbe, dunque, una bella e giovanissima ragazza, che, secondo gli ultimi Gossip, sarebbe riuscita a prendere il posto di Belen Rodriguez, di cui, però, lui si è detto ancora innamorato, non troppo tempo fa. Secondo il sito "Tgcom24", infatti, Stefano avrebbe perso la testa per Diletta Puecher, una sexy ed affascinante ventitreenne romana. Altro che la venezuelana Mariana Rodriguez, che la cronaca rosa aveva indicato come ultimo flirt del ballerino, quindi.
Chi ha fatto perdere la testa a Stefano De Martino?
Diletta Puecher, come ha rivelato il sito di news di Mediaset, è modella ma soltanto per hobby, perchè la ragazza è figlia di uno dei più noti commercialisti della Capitale. Stefano De Martino sarebbe rimasto letteralmente folgorato da Diletta, che lo avrebbe subito conquistato per la sua aria semplice da ragazza della porta accanto. I due si sono conosciuti a Ponte Milvio, a Roma, ma Diletta Puecher l'avrebbe fatto faticare un po' prima di cedere al suo corteggiamento. Il ballerino di "Amici", che i telespettatori non vedranno nello speciale di sabato prossimo perchè infortunato, è riuscito a portarla a cena soltanto dieci giorni dopo, non, però, una cena intima ma si è trattato di una serata in compagnia di tanti amici.
Stefano De Martino: la nuova fiamma ha qualcosa in comune con Belen Rodriguez
Dopo quella cena, però, il sito "Tgcom24" rivela che qualche cosa sarebbe cambiata, tanto che Stefano De Martino e la giovane Diletta Puecher avrebbero cominciato a sentirsi sempre più frequentemente, tutti giorni ed anche più volte al giorno. Il cuore di De Martino ha ricominciato a battere di nuovo e, questa volta, stando agli ultimi rumors, sembrerebbe che si tratti di una cosa seria.
C'è, poi, un particolare singolare: Diletta ha qualche cosa che la accomuna all'ex moglie di Stefano De Martino. La ragazza romana, infatti, è una delle bellezze seguite dall'agenzia di Paola Benegas, la stessa che per diversi anni ha curato proprio Belen Rodriguez.
