Isabella Biagini di nuovo nei guai. L'ex attrice, dopo essere stata sfrattata dalla sua casa insieme al suo cagnolino, è stata investita da un'auto. Ha deciso, così, di mandare un videomessaggio a Barbara D'Urso, in cui racconta il suo nuovo dramma.
L'incidente della Biagini
Isabella Biagini non trova pace. L'ex attrice ha vissuto un 2016 non facile, ma il nuovo anno non è partito con gli auspici migliori. La Biagini è stata, infatti, investita da una macchina e ricoverata in ospedale. Da qui ha mandato un videomessaggio a Barbara D'Urso, che, più volte, si era occupata del suo caso.
Isabella non ha perso la sua ironia e ha scherzato con la conduttrice: "Stavo andando a Lourdes, ma mi ha preso una macchina", ha dichiarato, aggiungendo poi che la prossima volta che andrà "troverò chiuso". Isabella Biagini ora rischia di dover subire un'operazione, ma non è quello che la preoccupa. Ciò che le interessa maggiormente è trovare una casa. E' lei stessa che lo ricorda, anche in modo ironico, lanciando un appello durante il videomessaggio. La Biagini chiede, infatti, se non ci sia qualche "signore carino" che abbia una buona pensione e si possa "accoppiare a me". In questo modo lei si occuperebbe di lui e, dividendo la pensione, potrebbe finalmente permettersi una casa.
Un anno da dimenticare
Il 2016 per Isabella Biagini è stato da dimenticare. Prima è arrivato lo sfratto dalla casa dove abitava con il suo cagnolino. Poi, c'è stato un incendio nella stessa casa e un primo ricovero in ospedale. Infine, l'accoglienza in alcune strutture di accoglienza di Roma e la separazione dal suo cane. Quest'ultimo incidente, quindi, si va ad unire ad una catena di eventi da dimenticare.
Barbara D'Urso, che da settembre ha preso a seguire le vicende della Biagini, ha ricostruito i giorni successivi al videomessaggio. L'ex attrice si sarebbe dovuta presentare alla Caritas, ma non è mai arrivata lì, preferendo rifugiarsi da un suo caro amico. Ora rimane da capire quale sarà la sua sorte. Di certo, una combattente come lei non si arrenderà.