Dopo più di ventiquattrore di silenzio Asia Argento ha commentato l'articolo pubblicato sul 'New York Times' e ripreso da tutte le fonti d'informazione internazionali.
L'attrice ha dichiarato di non avere mai tentato alcun tipo di approccio sessuale nei confronti di Jimmi Bennet, spiegando di essere vittima di una vera e propria persecuzione da cui si difenderà in ogni modo possibile.
Argento tramite il suo avvocato ha sostenuto di avere aiutato in modo compassionevole il giovane che, in seguito alla sua esposizione mediatica al movimento #MeToo, trovandosi in profonda crisi economica avrebbe chiesto aiuto a lei e al suo compagno Anthony Bourdain, morto suicida pochi mesi fa.
La coppia avrebbe aiutato l'attore per evitare nuove intrusioni di Bennet nelle loro vite. Il portavoce dello sceriffo della contea di Los Angeles, luogo in cui si sarebbe verificata la presunta violenza, ha riferito che attualmente non vi è nessun indagato assicurando che presto Bennet verrà sentito dalla polizia di Los Angeles e la vicenda sarà approfondita.
Dario Argento a Radio Capital ha dichiarato di essere molto turbato dalle accuse rivolte alla figlia, asserendo di non essere ancora riuscito a mettersi in contatto con Asia. Il regista chiamato a esprimere un'opinione sull'intera vicenda ha sostenuto di essere convinto che le accuse verso l'attrice siano false anche se in questo momento non è in grado di spiegarsi l'accordo stipulato tra Asia e Bennet.
Il New York Times ha confermato i contenuti dell'articolo
Dopo la nota inviata dall'attrice alle agenzie di stampa il quotidiano statunitense ha confermato all'Ansa la veridicità dell'articolo che ha accusato Asia Argento di avere versato 380mila dollari a Jimmi Bennet. Un portavoce del 'New York Times' ha espresso estrema fiducia nel lavoro giornalistico effettuato dal quotidiano americano, basato su documenti verificati tra cui: una email criptata e un selfie datato 9 maggio 2013 in cui si vedono i due attori a letto.
La testata statunitense ha asserito di essersi basato su tre fonti che avrebbero confermato l'autenticità della vicenda. Il produttore Harvey Weinstein accusato di violenza sessuale dall'Argento, accusa che ha sempre respinto, tramite il suo avvocato ha dichiarato che l'ipocrisia dimostrata in questa vicenda dall'attrice sia sbalorditiva. Weinstein ha sostenuto che le forze di polizia e i media non prenderanno nemmeno in considerazione la versione data dall'attrice.