Stasera su Italia 1 andrà in onda alle 21,25 il film Lucy del 2014, scritto, co-prodotto e diretto da Luc Besson. Scarlett Johansson interpreta la protagonista Lucy, una giovane che, per un caso, si ritrova a dover gestire straordinarie capacità fisiche e mentali. La pellicola è un miscuglio di fantascienza, azione e thriller con una componente drammatica data dall'inevitabile riflessione sull'essere umano e sull'importanza sia delle emozioni che dell'intelligenza. Lucy Miller viene coinvolta in un traffico di stupefacenti dal suo ragazzo. I criminali le inseriscono chirurgicamente nell'addome il sacchetto di una nuova droga che, per un caso, si lacera e libera l'enzima CPH4 che viene assorbito dall'organismo.

Ciò rende Lucy smisuratamente capace di sfruttare il suo cervello sviluppando straordinarie abilità mentali oltre che fisiche.

L'enzima CPH4 permette a Lucy di potenziare la mente e il corpo: la verità sullo sfruttamento del 10% dell'attività cerebrale

All'inizio del film, a seguito della rottura del sacchetto, Lucy assorbe il CPH4, un enzima prodotto dalle madri in gravidanza per mettere in moto la crescita del feto. La giovane acquista straordinarie capacità fisiche e mentali (insensibilità al dolore, percezioni extrasensoriali, memoria fotografica, telepatia, telecinesi e apprendimento accelerato) poichè inizia a sfruttare in modo smisurato il proprio cervello. Lucy è anche capace di controllare l'elettricità, il suo corpo e la materia.

Quando raggiunge il 100% dell'attività cerebrale si sposta nel tempo e nello spazio fino a trascenderli. La pellicola di Besson è ispirata dalla teoria dello sfruttamento del 10% del cervello umano, secondo cui le capacità intellettuali dell’essere umano verrebbero sfruttate solo fino a questa misera percentuale. Se la aumenti si acquisiscono straordinarie abilità psicocinetiche e psichiche.

Nel film Lucy aumenta la percentuale grazie all'enzima assorbito. Questa 'fantascientifica' teoria è stata smontata dai neuroscienziati i quali hanno affermato che non esistono aree del cervello non sfruttate.

La teoria del 10% di sfruttamento del cervello è un mito inserito nel film Lucy

La teoria inserita nel film di Luc Besson è un mito, una sorta di 'favoletta' per spiegare le capacità smisurate di Lucy.

Secondo gli studi di alcuni scienziati tutte le parti del cervello sono in attività anche nel sonno. Solamente se ci sono gravi danni alcune parti iniziano a non funzionare. La neuroscienza parla chiaro: la tesi sullo sfruttamento del 10% del cervello umano è falsa perchè non esistono utilizzi parziali del cervello e, anche accettando la teoria, se aumenta la percentuale non si acquisiscono 'superpoteri'.