Che tra le due non corra buon sangue è notorio: di 'scaramucce' tra loro ce ne è stata più d'una finita in tribunale. In una delle ultime risolta per via giudiziaria, Selvaggia Lucarelli, condannata in primo grado per aver paragonato Barbara D'Urso al criminale nazista Erik Priebke, lo scorso luglio è stata assolta in appello.

Stavolta l'opinionista, nota al grande pubblico per i post pungenti sui temi più disparati e gli interventi al vetriolo contro personaggi celebri come Matteo Salvini, oggetto di uno dei suoi ultimi strali, è tornata ad attaccare la padrona di casa di Live Non è la D'Urso per il modo in cui ha condotto nell'ultima puntata della serata domenicale l'intervista a Sara Tommasi.

L'ex soubrette è passata alle cronache per un periodo di devianza e sbandamento, culminato nella scoperta di soffrire di un disturbo bipolare. Secondo Selvaggia Lucarelli, Sara sarebbe stata trattata dalla D'Urso come 'Joker', personaggio affetto da disturbi psichiatrici nel film vincitore del Leone d'oro alla recente Mostra del cinema di Venezia.

L'intervista 'indelicata'

Laureata in finanza aziendale presso la prestigiosa università milanese Bocconi, all'inizio degli anni 2000 Sara Tommasi era una delle showgirl più popolari, destinata a una brillante carriera televisiva. Così almeno fino a quando conoscenze sbagliate e uso di droghe hanno stravolto la sua vita con i medici che le hanno diagnosticato il disturbo bipolare.

A causa della malattia, la sua condotta oscillava tra esibizionismo e autolesionismo ed era finita in un giro terribile che, secondo quanto riferito dalla starlette, l'avrebbe costretta ad assumere cocaina e girare film a luci rosse. Solo sua madre l'ha strappata dall'inferno, costringendola al ricovero e alle cure. Proprio Selvaggia Lucarelli era stata tra coloro che nel 2015, avevano lanciato l'allarme. Nel periodo buio della sua vita, durato quasi quattro anni, si è scatenato di tutto: sintomi psicotici, deliri, allucinazioni visive e auditive. Il percorso riabilitativo e la cura farmacologica stanno funzionando bene. La scorsa domenica, Barbara D'Urso l'ha invitata nel salotto serale dedicandole uno spazio intitolato 'Sara Tommasi, dal successo al buio'.

Un invito che l'ex soubrette originaria di Terni, da molto tempo lontana dai riflettori, ha accettato volentieri per riabilitare la sua figura ed evidenziare come sia ritornata alla luce grazie alle terapie, al supporto della famiglia, alla fede.

D'Urso nel mirino della Lucarelli

Ma per Selvaggia Lucarelli, Barbara D'Urso avrebbe avuto per tutta l'intervista un atteggiamento frivolo, superficiale e non empatico, che non avrebbe certo giovato all'immagine di Sara Tommasi. In un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, e ripreso in un post sulla sua pagina Facebook, la Lucarelli ha paragonato quei momenti televisivi alla scena di 'Joker', film campione d'incassi, in questi giorni in programma in molte sale cinematografiche, incentrato sul tema della solitudine di persone con malattia mentale.

Joker le sembra proprio Sara Tommasi, ma senza la consapevolezza del personaggio a fine pellicola mentre Barbara D’Urso le è parsa comportarsi come il cinico conduttore Franklin che ha un atteggiamento sprezzante e canzonatorio verso chi soffre.

Secondo la Lucarelli la scheda che presentava l'ospite era un collage di pose scomposte o con l'aria sfatta e con una voce narrante che sottolineava i passaggi più scabrosi della precedente vita dell'ex attrice. A seguire, per tutta l'intervista, la D'Urso ha incalzato Sara Tommasi indugiando su osservazioni quali "per anni ti abbiamo vista sconvolta, mezza nuda che per strada ti alzavi il vestito senza mutandine" o insistendo proprio sui fatti traumatici che la giovane donna vorrebbe solo obliare con domande tipo: "Ma hai fatto film come quelli con Rocco Siffredi?”.

'Non si guarisce dal cinismo mascherato da buone intenzioni'

Nel suo post, Selvaggia spiega che il disturbo bipolare è una grave psicosi e Sara Tommasi è andata in televisione per raccontare, come già aveva fatto a Le Iene, il suo vissuto, esprimendo "il desiderio di cancellare dal web, aiutata da agenzie che si occupano di 'reputation', le foto e i video degradanti di quel periodo buio" quando non era in sé ed era in balia di approfittatori. Invece, secondo il giudice di Ballando sotto le stelle, si è trovata di fronte una conduttrice che l'ha sottoposta a domande indiscrete per indulgere in dettagli pruriginosi, essendo "anche disinformata".

A fine intervista, le ha chiesto: "Il bipolarismo è finito totalmente, oppure no?" Sara Tommasi ha correttamente risposto: "No, durerà tutta la vita.

Guarire, non si può guarire, tutta la vita lo avrò, devo prendere sempre i farmaci". La morale, per Lucarelli è che non si guarisce mai dal cinismo "mascherato da buone intenzioni", ma mosso dall'intento di alzare gli ascolti. Critiche taglienti alle quali, per il momento, Barbara D'Urso non ha risposto in alcun modo.