Questa sera in prima serata su Italia 1, andrà in onda 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban', il terzo capitolo della saga del mago più famoso al mondo, ideata dalla scrittrice britannica J.K. Rowling. Rispetto ai due precedenti film, in questo terzo appuntamento è cambiato tutto, dal regista alle ambientazioni e le scenografie, fino ad uno degli attori protagonisti.

Con il terzo capitolo della saga, il mondo magico passò in secondo piano rispetto alle sue mostruosità

In particolare, la regia passa da Chris Columbus ad Alfonso Cuaron che, dopo aver letto i libri, accettò molto entusiasta. Correva l'anno 2003 e il messicano non aveva ancora diretto le pellicole 'Gravity' e 'Roma' che gli sono valse due premi Oscar, tra il 2014 e il 2019. Ma non è tutto, perché il nuovo regista intervenne profondamente nella realizzazione set, con modifiche degli spazi interni ed esterni della scuola di Hogwarts, che verranno mantenute anche nei seguenti film della saga. Inoltre, Cuaron cambiò anche le divise degli studenti e i look di molti personaggi.

Infatti, i giovani maghi indossarono le varie uniformi in un altro modo, cioè comparvero i jeans e veniva lasciato libero l'ultimo bottone delle camicie, con le cravatte più allentate. Ma siccome Harry e i suoi amici Ron ed Hermione avevano 13 anni nel terzo film, entrando nel periodo dell'adolescenza, cambiò anche il loro mondo interiore, oltre a quello esteriore.

Il ruolo si Silente fu affidato a Gambon nel terzo capitolo della saga

Un altro grande cambiamento è rappresentato dalle atmosfere che, nel terzo capitolo della saga, assunsero toni più cupi, le luci si abbassarono e a prevalere erano soprattutto il colore nero e verde scuro. Questo cambio di registro fu necessario, perché si sottolineò come tutto sarebbe stato diverso dal terzo capitolo in poi.

In particolare, le caratteristiche fiabesche de 'La pietra filosofale', nonché lo stupore del mondo magico passarono in secondo piano rispetto alla mostruosità delle insidie che questo nasconde, fino all'arrivo dei Dissennatori.

Infine, il più grande cambiamento ci fu nel cast e riguardò il ruolo di uno dei protagonisti: Albus Silente. In pratica, il preside della scuola di magia e stregoneria interpretato nei primi due capitoli dall'attore Richard Harris, venne sostituito da Michael John Gambon, per la morte nell'ottobre 2002 dell'attore irlandese. Inoltre, ci furono anche delle new entry, in 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban', tra cui Sirius Black interpretato da Gary Oldman, David Thewlis nei panni di Remus Lupin e la prof di Divinazione,Sibilla Cooman interpretata dalla Thompson.

Record di ascolti per Italia 1: incide la presenza di più giovani a casa

Fra gli ascolti che più hanno sorpreso la settimana scorsa, ci sono senz'altro quelli raccolti dai due film di Harry Potter che hanno rispettivamente raccolto 14,2% di share per 'La pietra filosofale' e 16,4% per 'La camera dei segreti'. Grazie a questo successo, Italia 1 è così diventata la prima rete nazionale, in questo periodo di quarantena per l'emergenza sanitaria italiana.

Questi film, che sono stati trasmessi più di dieci volte nel corso dell’ultimo decennio in televisione, continuano a fare ascolti a doppia cifra. Sulla crescita dei consumi incide soprattutto la presenza a casa di molti più giovani, in particolare bambini e ragazzi.

Grazie a ciò, l'età media è calata in maniera vertiginosa e gli incrementi sull'intera giornata sono del 40% sui bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, ma anche +34% su adolescenti e +28% su giovani adulti.

Tutti questi dati si riflettono nel grande successo di Harry Potter che ha raggiunto il 45% di share nella fascia d'età compresa fra i 15 e i 24 anni, ma vola anche su tutte le fasce più giovani e sui genitori dei ragazzi. Infatti, in queste settimane di permanenza in casa, la famiglia è unita per guardare la televisione.