Un nuovo capitolo arricchisce la già triste storia che riguarda Massimo Giuseppe Bossetti, presunto assassino della povera Yara Gambirasio. Stamattina infatti tutti i giornali e i siti web riportano una notizia che riguarda la cronologia di alcune particolari ricerche fatte su internet da Bossetti. A dare il via al tam-tam mediatico è stata La Repubblica, che lancia precise accuse. Tramite il pc dell'operaio 44enne sarebbero state effettuate diverse ricerche con la parola chiave 'tredicenni'


In queste ricerche venivano specificate, a quanto pare, anche altre richieste con evidenti riferimenti sessuali, con la chiara intenzione quindi di essere indirizzati a siti pedopornografici. Bossetti insomma si sarebbe inguaiato da solo lasciando tracce di una sua passione per ragazze troppo giovani. Non è tutto. L'ultima volta che ha digitato 'tredicenni' sul suo motore di ricerca risale allo scorso maggio, stando alle ultime news. Ciò significa che l'episodio è avvenuto forse appena un mese prima del fermo di Bossetti!

Particolari davvero agghiaccianti, che scandalizzerebbero sicuramente in molti se fossero confermati. Gli indizi a questo punto sarebbero davvero troppi contro Bossetti. Ci ha pensato però Claudio Salvagni, legale di Bossetti, a smentire tutto all'agenzia AdnKronos. Senza chiarire o approfondire nessun dettaglio, Salvagni respinge semplicemente tutte le accuse e sostiene che il suo assistito è completamente innocente. L'immagine pubblica di Bossetti sembra ormai compromessa, ora attendiamo più chiarezza su tutta la vicenda del pc e delle presunte ricerche online.

Ricordiamo che l'omicidio della povera Yara risale ormai al mese di novembre del 2010. Sono passati quasi quattro anni e il caso ora potrebbe davvero essere vicino ad una fine. Del resto con l'arresto di Bossetti nel mese di giugno si era già registrata una svolta importante e tutti ora si augurano che la giustizia faccia il suo corso mettendo la parola 'fine' su questa brutta vicenda che ha colpito il bergamasco e tutta l'Italia.