Dopo una notte in ansia per l'annuncio di forti temporali, resta ancora la preoccupazione per la situazione meteo di Genova: è confermato, infatti il livello di allerta 2, che resterà valido fino alla mezzanotte di oggi, lunedì 13 ottobre. La situazione non permette ancora ai cittadini devastati dagli avvenimenti di tirare un respiro di sollievo dopo la tragedia che li ha colpiti, poiché il cielo resta minaccioso e dal lato francese si intravedono già i fulmini che annunciano, purtroppo di nuovo, temporali di forte intensità in arrivo, una previsione che viene confermata da Protezione Civile ed Arpal.

Per tale motivo si invitano i cittadini delle zone interessate, in particolare Genova, La Spezia e Savona, a ridurre al minimo l'utilizzo delle automobili e a non recarsi nei luoghi dove potrebbero verificarsi nuove esondazioni, come accadde nella notte tra giovedì e venerdì, quando un uomo perse la vita.

Impegno per rimettere in piedi la città di Genova

La città di Genova, a distanza di pochi anni, è nuovamente in condizioni critiche per danni che attualmente vengono stimati oltre 300 milioni di Euro: mentre si contesta il sindaco Doria, di cui si chiedono le dimissioni immediate, sono i cosiddetti "angeli del fango" che stanno tentando di ridare un volto di decenza alla città. Attraverso il suo profilo Facebook, il Premier Renzi ha fatto sapere che a loro va tutto il suo appoggio, e promette di impegnarsi, criticando le facce contrite che si ripropongono ogni volta che si verifica un disastro, nel togliere il "fango burocratico": come gli angeli stanno facendo fisicamente, così anche lui si propone di adoperarsi per sbloccare i cavilli burocratici che impediscono l'utilizzo dei fondi per porre rimedio ad una situazione a cui purtroppo il capoluogo ligure non è nuovo.

Il sindaco, il quale oggi si è dichiarato pronto a dimettersi se ciò dovesse rivelarsi necessario, intanto, dopo aver deciso di chiudere le scuole, ha fatto sapere che per agevolare i cittadini ha bloccato il pagamento di Tasi, previsto il 16 ottobre, Tari e Imu. Aiuti stanno arrivando da tutta Italia, con al presenza dei militari sul posto.

Ieri anche il papa ha pregato per la città devastata dall'alluvione e soprattutto per i cittadini che hanno subito questo disastro; la chiesa inoltre si impegnerà a raccogliere fondi per soccorre le famiglie genovesi che nell'arco di una notte hanno visto andare in rovina le loro case e non solo.

Mentre il capo della Protezione Civile Gabrielli accusa lo Stato di non essere capace di proteggere le vite degli italiani in modo adeguato, ai cittadini liguri non resta che sperare in un miglioramento meteorologico, per evitare un'ennesima bomba d'acqua a cui potrebbero corrispondere nuove esondazioni e rimboccarsi le maniche, con la speranza questa volta che si metta in moto la macchina burocratica e si dia vita ai lavori urgenti per mettere in sicurezza la vita dei genovesi.