L'infermiera spagnola, che aveva assistito il missionario Manuel Garcia Viejo, morto il 25 settembre scorso a Madrid dopo aver contratto la malattia in Sierra Leone, è risultata positiva ai test ebola. La donna, la cui identità è tutt'ora ignota, è stata ricoverata presso l'ospedale di Alcorcon di Madrid e posta in isolamento. La notizia è stata data dal El Pais ed è giunta poche ore prima della diffusione di uno studio britannico in cui si prevedeva l'arrivo del virus in Francia entro 24 giorni. Il Ministero della salute spagnolo ha convocato un gabinetto di crisi per analizzare la situazione dopo il terzo caso di Ebola che ha colpito cittadini spagnoli.

Gli altri due casi sono stati quello di Manuel Garcia Viejo, 69 anni, che aveva contratto il virus in Sierra Leone, morto a Madrid e assistito proprio dall'infermiera contagiata, e di Padre Miguel Pajares, 75 anni, infettatosi in Liberia e ivi deceduto.

Risultano fuori pericolo invece di due pazienti: il militare francese e l'infermiera tedesca di Medici senza frontiere, mentre le condizioni di Duncan Thomas, il paziente liberiano trasferito negli Usa, si stanno aggravando. Intanto il reporter statunitense, Ashoka Mukpo, che ha contratto il virus in Liberia, è tornato in patria ed è attualmente ricoverato presso l'ospedale del Nebraska Medical Center. Gli Stati Uniti hanno smentito il divieto di viaggiare per timore dell'ebola.

Lo ha affermato la Casa Bianca in risposta a voci che giravano sulla possibilità di porre restrizioni ai voli per l'Africa Occidentale. Anche una turista giapponese è stata ricoverata in India in un ospedale privato a Imphal, capoluogo dello Stato di Manipur, e posta in isolamento per sospetto contagio. Si tratta di una 27enne giunta in India dalla Birmania.

Nuova Delhi ha imposto controlli per l'ebola a tutti i turisti che giungeranno in India via terra dai Paesi vicini. La situazione in Africa intanto si sta aggravando: in Sierra Leone sono stati registrati 121 decessi e 81 casi sabato scorso. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) il bilancio delle vittime aggiornato a mercoledì scorso è di 3.439 morti su un totale di 7.492.