Atto intimidatorio nei confronti del parroco della chiesa di San Giuseppe Moscati a Triggiano, nell’hinterland barese dove è molto forte la presenza di clan malavitosi che si spartiscono il traffico di droga nella città capoluogo. Le indagini avviate dai carabinieri mirano a risalire ai responsabili dell’attentato incendiario che nella notte tra venerdì e sabato della settimana scorsa ha distrutto l’auto del parroco parcheggiata davanti alla propria abitazione di Cellamare, comune a pochi chilometri da Triggiano. Il sacerdote don Valentino Campanella, a capo della Parrocchia da poco meno di un anno ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o intimidazioni.

Accertamenti sono in corso anche da parte della Scientifica di Bari.

I carabinieri indagano sulla vicenda

I carabinieri che sulla vicenda stanno ascoltando persone che possano fornire dettagli su minacce precedenti all'episodio indirizzate al parroco, stanno visionando le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona dell’attentato incendiario per ricostruire l’accaduto e risalire ai veri responsabili. Accertata la natura dolosa dell’incendio, le verifiche su alcune lettere anonime ricevute nei giorni scorsi da don Valentino, potrebbero chiarire le ragioni del gesto intimidatorio. Al momento l’indagine è sotto il più stretto riserbo, anche se sull’accaduto vi sono strette analogie con un altro episodio verificatosi lo scorso anno, ai danni dell’ex parroco di Triggiano, don Salvatore de Pascale, noto per la sua intensa attività contro la prostituzione.

In quella circostanza l’auto del sacerdote fu incendiata sotto la sua abitazione di Bari. Difficile stabilire al momento se tra i due episodi vi sia un collegamento. La parrocchia di recente è sede di un presidio dell'associazione antimafia Libera inaugurata alla presenza del suo fondatore, Don Ciotti. Solidarietà a don Valentino Campanella, è stata espressa dal Consiglio regionale pugliese.

Ad intervenire sul grave episodio intimidatorio è stato il vicepresidente della Regione Puglia Peppino Longo. Longo che ha stigmatizzato il grave episodio nell'ambito di una Parrocchia che sul territorio è impegnata in prima linea nella lotta contro la mafia. La Chiesa di San Giuseppe Moscati a Triggiano è diventata negli anni un punto di riferimento per alcune associazioni giovanili molto attive sul territorio impegnate in attività e iniziative di carattere socio-culturale soprattutto nei confronti dei più deboli e delle fasce sociali disagiate.