Igor il russo è stato finalmente catturato: il pericoloso latitante, accusato di tre omicidi in Italia ed altrettanti in Spagna, non farà più male a nessuno. Ma la storia non è ancora finita: gli inquirenti italiani ora spostano la loro attenzione su possibili complici or fiancheggiatori del killer serbo.

Una rete di 'appoggi'

Questa ipotetica rete di appoggi che avrebbe aiutato Norbert Feher a fuggire all’estero conterebbe una decina di nomi: tra questi alcuni familiari, ma anche ex compagni di carcere, italiani e stranieri. Da aprile, dopo gli omicidi in Emilia-Romagna, la Procura di Bologna è al lavoro per stringere il cerchio intorno a questi complici, indagini che potrebbero acquistare nuovi elementi grazie all'analisi degli oggetti che il criminale aveva con sé durante la latitanza.

Sono centinaia le persone, sia in Italia che altri paesi come la Serbia e la Francia, controllate dalla Procura e dai carabinieri con intercettazioni, pedinamenti, videosorveglianze e interrogatori: l'obiettivo principale è capire come e quando Igor riuscì a lasciare l'Emilia e a rifugiarsi in Spagna.

L'udienza domani in Spagna

L’arresto di igor è stato eseguito in Spagna il 14 dicembre, dove per caso si è imbattuto nella Guardia Civil mentre questa indagava su alcune rapine avvenute nella provincia di Teruel, in Aragona. Due uomini della Guardia e un allevatore sono rimasti uccisi, delitti per cui Norbert Feher verrà giudicato in Spagna: l’udienza è stata fissata per domani. La Procura di Bologna ha chiesto il verbale dell'udienza, in quanto la procedure del sistema penale spagnolo non fanno sperare in tempi brevi per l’estradizione in Italia.

"La Spagna - ha asserito il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato - non potrà non procedere per quanto riguarda i morti che ci sono verificati in quel Paese. Ci sarà la nostra richiesta di estradizione ma, come ovvio che sia, dovrà fare i conti per la tempistica con il fatto che la Spagna ha un procedimento penale per fatti gravissimi commessi in quel territorio".

Amato e il pm Marco Forte si sono attivati presso l’agenzia Eurojust e aspettano adesso di vedere il comportamento di Feher davanti al giudice spagnolo per valutare le loro prossime mosse.

Norbert Feher, noto anche come il “Killer di Budrio”, è ricercato in Italia per gli omicidi del barista Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri.

E’ sospettato anche della morte del metronotte Salvatore Chianese. I fatti risalgono alla sera del 1 aprile quando Igor, durante una rapina in un bar di Riccardina di Budrio, sparò Davide Febbri. Una settimana dopo, il 7 aprile, uno scontro a fuoco con le guardie ambientali risultò nella morte di valerio Verri e nel ferimento grave del collega Marco Ravaglia.